Schumann elegante e virtuoso

Rafal Blechacz e la Deutsches Symphonie-Orchester a Berlino

Recensione
classica
Deutsches Symphonie-Orchester Berlin
22 Settembre 2013
Da quando il pianista Rafal Blechacz ha vinto il Concorso Chopin a Varsavia in tutte le categorie, il suo nome rimane legato al grande connazionale. Anche nel "Concerto per pianoforte e orchestra" in la minore di Robert Schumann, eseguito a Berlino con la Deutsches Symphonie-Orchester DSO sotto la bacchetta di Cornelius Meister, si riconosce la somma eleganza e leggerezza di alcune sue interpretazioni chopiniane. Delle due anime che abitano nel petto di Schumann, Blechacz pare incarnare piuttosto il sognatore "Eusebius", contrapposto allo spavaldo "Florestan". Molto espressiva la cadenza nel primo movimento "Allegro affettuoso", suonata con grande libertà e virtuosismo. Anche l'inizio del secondo movimento "Intermezzo – Andantino grazioso", con la dolce melodia del pianoforte assecondato dagli archi, segna uno dei momenti particolarmente felici del concerto. Il solista, già in un intimo dialogo con i fiati nel primo movimento, nel corso dell'esecuzione entra sempre di più in dimestichezza con l'orchestra. Sotto la guida di Meister, fino al 2012 direttore generale di musica a Heidelberg e con numerosi impegni sui grandi podi internazionali, la DSO si dimostra come orchestra molto versatile. La serata inizia con 'Changements', composizione complessa e segnata da rotture ritmiche dello svizzero David Philip Hefti, quest'anno tra i tre vincitori di un 'Premio Internazionale Ernst von Siemens' per giovani compositori. Con molto brio la DSO esegue infine la Seconda Sinfonia di Johannes Brahms, capolavoro caratterizzato dalla serenità del mondo pastorale eppure non privo di cupi accenti malinconici. Con il suo direttore principale Tugan Sokhiev la DSO il prossimo 13 ottobre si esibirà al Teatro Nuovo Giovanni a Udine, con opere di Šostakovic e Prokof'iev.

Interpreti: Rafal Blechacz, pianoforte

Orchestra: Deutsches Symphonie-Orchester Berlin DSO

Direttore: Cornelius Meister

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

A Bologna l’opera di Verdi in un nuovo allestimento di Jacopo Gassman, al debutto nella regia lirica, con la direzione di Daniel Oren

classica

Napoli: il tenore da Cavalli a Provenzale

classica

Al Teatro La Fenice grande successo per l’opera di Arrigo Boito nel brillante allestimento di Moshe Leiser e Patrice Caurier con la solida direzione musicale di Nicola Luisotti