Un Matrimonio di corsa

L'opera di Cimarosa è l'appuntamento musicale più atteso del Festival dei 2 mondi

Recensione
classica
Festival di Spoleto
Domenico Cimarosa
29 Giugno 2013
Ivor Bolton sceglie metronomi implacabilmente rapidi e dinamiche uniformemente forti: crede in tal modo di dare un ritmo mozzafiato alla musica di Cimarosa o forse di eliminarne la cipria settecentesca? Non ce n'è affatto bisogno, perché il Matrimonio segreto ha un proprio ritmo interno infallibile e dell'ultimo scorcio del Settecento ha l'eleganza già un po' nostalgica e lo sguardo acuto e disincantato sui costumi e sui caratteri di un mondo al tramonto, non i manierismi leziosi. Fortunatamente quest'operina (?) non è così delicata come si dice e trionfa di questo trattamento un po' rude, nonostante qualche ammaccatura e uno sbilanciamento a favore delle situazioni buffe più caricate rispetto alle più sottilmente ironiche, alle sentimentali, alle "larmoyant". A rimettere le cose a posto pensa la messa in scena, che ricrea il Settecento non per un gusto meramente archeologico ma per dimostrare che l'eleganza innata di quel secolo non è sinonimo di superficialità. Il grande Piero Tosi torna al lavoro a ottantasei anni per disegnare costumi di impareggiabile ma discreta bellezza. Quirino Conti recupera nelle soffitte del teatro una vecchia scena dipinta e imita l'illuminazione con le candele (e sicuramente userebbe candele vere, se le attuali norme di sicurezza lo consentissero). La sua regia non esagera un gesto né carica un'allusione e lascia emergere come il Matrimonio segreto sia l'erede di Marivaux, per la delicata ma anche ironica indagine sulla nascita dell'amore, e di Goldoni, per l'acuta rappresentazione dei caratteri umani. I giovani interpreti rispondono con immediatezza alle richieste della regia e si adeguano come possono a quelle direttoriali. Barbara Bargnesi e Valentina Farcas sono messe a dura prova dai tempi e dalle dinamiche di Bolton ma non perdono la loro spigliatezza. Omar Montanari e Emanuele d'Aguanno, già noti come buffo e tenore leggero di ottima caratura, sono una conferma, mentre Teresa Iervolino e Davide Luciano sono due scoperte veramente molto promettenti.

Interpreti: Barbara Bargnesi, Valentina Farcas, Teresa Iervolino, Emanuele d'Aguanno, Davide Luciano, Omar Montanari.

Regia: Quirino Conti

Scene: Quirino Conti

Costumi: Piero Tosi

Orchestra: Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari

Direttore: Ivor Bolton

Luci: Vinicio Cheli

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