Ridere e piangere, tra un viaggio e l’altro

Il treno come metafora della realtà nella nuova opera di Panfili alla Filarmonica Romana

Recensione
classica
Accademia Filarmonica Romana Roma
23 Febbraio 2012
In tempi di crisi, quando da ridere c’è ben poco, non possiamo non essere grati a chi ci fa riflettere con un sorriso. E di sorrisi e risate Frecciarotta ne ha strappati più d’uno al pubblico del Teatro Olimpico (ed era un pubblico “difficile”, fatto di musicisti, compositori, critici e dirigenti di istituzioni musicali non solo romane) proponendo la sua squinternata e surreale vicenda di smaccata attualità: la (s)vendita di Trenilandia ad un gruppo russo, rappresentato da una grintosa Daniela Mazzuccato, che avviene in uno scalcinato vagone ferroviario fermo nel nulla, alla presenza dei viaggiatori, vittime inermi e purtroppo supine alle angherie del viscido Capotreno (l’esilarante Marco Zannoni). Non è un caso se questa “cantata ferroviaria” abbia fatto il paio nella serata con Partita a pugni di Vieri Tosatti, proponendosi come un omaggio al grande compositore ingiustamente dimenticato. Perché di Tosatti, Riccardo Panfili (nonché il misterioso Etierre Seicento, intellettuale evidentemente segnato dai frequenti viaggi in treno al punto di vendicarsene sublimando le sue esperienze in un libretto al vetriolo) ha l’irriverenza e quello sguardo goliardico sul mondo, che qui ha declinato in 35 minuti di musica effervescente, piena di mille ingredienti diversi, proposti all’ascoltatore in salsa agrodolce. Notevole la performance di orchestra e coro, abruzzesi entrambi, che hanno affrontato l’intero spettacolo con grande energia e che hanno aderito con entusiasmo al progetto, dimostrando nei fatti che la brutta pagina tragicamente scritta dal sisma del 2009 non ha spento la voglia di fare musica e cultura, nonostante tutte le difficoltà che ancora ci sono in tutte le zone colpite come L’Aquila. E questa è un’altra cosa importante su cui riflettere, magari senza sorridere.

Interpreti: Daniela Mazzuccato/Tatiana, soprano; Carlo Riccioli/Il Presidente, baritono; Marco Zannoni/Il Capotreno, voce narrante

Orchestra: Orchestra Sinfonica Abruzzese

Direttore: Marcello Bufalini

Coro: Coro Zaccaria da Teramo

Maestro Coro: Marco Speca

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