Lawrence d’Arabia, il sogno e il dominio

T.E.L. di Fanny & Alexander al festival di Tempo Reale a Firenze

Recensione
classica
Tempo Reale Firenze
15 Ottobre 2011
Conclusosi ieri, il festival di Tempo Reale registra per quest’edizione 2011 diversi successi: i concerti alla Limonaia di Villa Strozzi con autori e pezzi storici e nuovi (in ambito di musica elettronica “acusmatica” citiamo almeno l’accostamento di “Telemusik” di Stockhausen con le prime assolute di “Quattro Haiku” di Lelio Camilleri e di “Invisible Cities” di Yasuhiro Morigana, il 12), e la felicità dell’idea stessa di paesaggio sonoro su cui era imperniato, con la notevole partecipazione di pubblico alle passeggiate alla ricerca e alla riscoperta del sound urbano. La conclusione è stata un’escursione nel teatro di ricerca con la compagnia ravennate Fanny & Alexander, da cui questo T.E.L., imperniato sulla figura e sulla vicenda di Lawrence d’Arabia, in cui due attori, Chiara Lagani (che ne è anche l’autrice con Luigi de Angelis) e Marco Cavalcoli, dislocati nello spazio, a Firenze (al Cantiere Goldonetta) e a Modena, ma in collegamento tecnologico, ripercorrono questa storia emblematica, in cui il colonialismo occidentale si intreccia ai sogni propri e altrui (il fascino del deserto, la grande rivolta araba contro l’impero ottomano) in un mix ambiguo di ragione calcolante e di bisogno d’avventura. Abbiamo così visto e sentito alla Goldonetta Chiara Lagani rappresentare, agire e dire con intensità e con precisione di segno le diverse voci di questa nevrosi di dominio e di fuga, fra educazione militare e esotismo, mentre le musiche di Mirto Baliani, realizzate da Damiano Meacci e Francesco Casciaro per Tempo Reale, assecondavano il racconto intrecciando suoni e voci, il guizzo delle ance arabe, i canti e le grida di rivolta, con un richiamo davvero vibrante a ciò che avviene oggi in quelle parti di mondo. Molto successo.

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