iPod of Angels

John Zorn porta "Masada 2" e dodici band a Milano

Recensione
jazz
Aperitivo in Concerto Milano
08 Novembre 2010
Una performance straordinaria: 12 band in rapida successione sul palco del Teatro Manzoni di Milano (lo speciale "iPod concert" fa parte della rassegna Aperitivo in Concerto). Ogni gruppo ha circa 15 di minuti a disposizione per materializzare una porzione del songbook “Masada 2 – Book of Angels”, costituito da un corpus di 300 brani scritti da John Zorn nel 2004. Dal 2005 a oggi sono stati pubblicati 17 album in questa serie e ne usciranno altri nei mesi a venire. Ascoltare dal vivo i brani del "BoA" consente di recepire la forte continuità tematica delle composizioni di Zorn e, al contempo, la varietà stilistica apportata da musicisti e/o formazioni. Il gruppo che apre in modo scintillante la serata, alle 21:05, è il Masada Acoustic Quartet (Zorn, Douglas, Cohen, Baron) suonando “Tharsis”, lo stesso pezzo che nel 2008 iniziò la perfomance del Masada Sextet (che comprendeva anche Uri Caine e Cyro Baptista). Tutte le formazioni che si avvicendano sulla scena sono eccellenti e, non di rado, spettacolari, come i Banquet of the Spirits di Cyro Baptista – che uniscono ritmi brasiliani, melodie ashkenazi e sapori afrobeat à la Fela Kuti – o il fantastico sestetto Bar Kokhba, diretto da Zorn e con un grandissimo Marc Ribot alla chitarra: la band esegue 3 brani (“Sother”, “Dalquiel”, “Abdiel”) tratti da “Lucifer”, uno dei volumi più belli della serie “Book of Angels”. Menzione speciale per il quartetto Mycale, tutto al femminile, abile nell’esplorare le infinite possibilità della voce umana. Ottime le variazioni klezmer del Bester Quartet, le sperimentazioni del New Klezmer Trio e le improvvisazioni del Masada String Trio. Chiude il concertone (quasi 4 ore) l’esplosivo Electric Masada - in evidenza Jamie Saft e Joey Baron- che si congeda con un’esecuzione memorabile di “Idalah-Abal”.

Interpreti: John Zorn, Masada Quartet, Courvoisier/Feldman Duo, Medeski Martin and Wood, Banquet of the Spirits, Mycale, Bar Kokhba, Dreamers, Erik Friedlander, New Klezmer Trio, Bester Quartet, Masada String Trio, ElectricMasada

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

jazz

La rassegna You Must Believe In Spring con Steve Lehman Sélébéyone, Mariasole De Pascali Fera e Tell Kujira

jazz

Si chiude l'ottima edizione 2024 del Torino Jazz Festival

jazz

Usato sicuro e un tocco british per il quarantunesimo Cully Jazz