Geometrie in scena

Grande successo a Linz per la prima assoluta della nuova opera di Philip Glass.

Recensione
classica
Theater Linz
Philip Glass
20 Settembre 2009
Dopo Einstein e Galileo è il turno di Keplero. Philip Glass prosegue a raffinare un genere che potremmo definire “Opera scientifica”. Il soggetto di “Kepler”, infatti, non è la biografia dell’astronomo tedesco, ma il suo pensiero matematico-astronomico e il contesto storico del suo operare (i conflitti religiosi e la Guerra dei trent’anni). L’opera è stata commissionata da “Linz capitale europea della cultura 2009”, città in cui Keplero passò più di 20 anni della sua vita. Lo scienziato, interpretato con sicurezza da Martin Achreiner, è l’unico personaggio dell’opera, anche se intorno a lui ruotano sei solisti che ne sono l’alter ego e ne illustrano le teorie. Il libretto, in tedesco e latino, consiste di citazioni di Keplero e di poesie del suo contemporaneo Gryphius. Nel trattare i testi, però, Glass (questa e la sua prima opera in tedesco) crea linee musicali che si scontrano di continuo con gli accenti linguistici. Le due ore di musica, da cui spesso affiora una monumentalità che è forse dettata dalle circostanze della commissione, non sono delle più ispirate. Un lavoro particolare sulle percussioni e sugli sfasamenti ritmici e metrici non bastano a togliere la sensazione di ascoltare una musica che negli anni non si è ricontestualizzata. È bravo il coro a creare attraverso lunghi archi dinamici intensità e tensione drammatica. Agli orchestrali manca invece la dovuta scioltezza, e molti passaggi risuonano rigidi e legnosi. La regia di Missotten è la parte più innovativa della serata. Sfrutta in modo peculiare gli ausili tecnologici (proiezioni, giochi di luce) e crea sulla scena, nonostante l’estrema economia di mezzi, l'impressione di un movimento perpetuo, astratto e geometrizzato.

Interpreti: Martin Achrainer Cassandra McConnell Alaine Rodin Cheryl Lichter Karen Robertson Katerina Hebelkova Elsa Giannoulidou Pedro Velázquez Díaz Iurie Ciobanu Isaac Galán Seho Chang Nikolai Galkin Florian Spiess

Regia: Peter Missotten

Scene: Peter Missotten

Costumi: Karel van Laere

Orchestra: Bruckner Orchester Linz

Direttore: Dennis Russell Davies

Coro: Coro del Landestheater Linz

Maestro Coro: Georg Leopold

Luci: Peter Missotten

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

I poco noti mottetti e i semisconosciuti versetti diretti da Flavio Colusso a Sant’Apollinare, dove Carissimi fu maestro di cappella per quasi mezzo secolo

classica

Arte concert propone l’opera Melancholia di Mikael Karlsson tratta dal film omonimo di Lars von Trier presentata con successo a Stoccolma nello scorso autunno

classica

Piace l’allestimento di McVicar, ottimo il mezzosoprano Lea Desandre