La rinascita della Sposa

Molte conferme e qualche bella sorpresa al Festival Rossini in Wildbad 2009

Ugo Guagliardo, Bruno Praticò, Filippo Adami e Wakako Ono nel "Signor Bruschino" (foto Annette Wandel)
Ugo Guagliardo, Bruno Praticò, Filippo Adami e Wakako Ono nel "Signor Bruschino" (foto Annette Wandel)
Recensione
classica
Festival Bad Wildbad Bad Wildbad
19 Luglio 2009
Molte conferme e qualche bella sorpresa alla 21esima edizione del Rossini in Wildbad che si è chiuso ieri nella cittadina termale della Foresta nera. Un gradita sorpresa è stata la prima ripresa (in concerto) a 170 anni dal fiasco veneziano della "Sposa di Messina" di Nicola Vaccaj accolta con entusiasmo dal folto pubblico presente. Inserita nel programma come omaggio a Friedrich Schiller di cui si celebrano quest'anno i 250 anni dalla nascita, il melodramma di Vaccaj mette in scena la cupa vicenda di Isabella, principessa di Messina, testimone impotente della contesa mortale dei due figli Emanuele e Cesare per amore di Beatrice, di cui ignorano essere fratelli. Drammaturgicamente molto efficace e molto ricca dal punto di vista dell'orchestrazione, nella partitura di Vaccaj si coglie più di un debito a Donizetti, specie nella composita architettura del grande concertato del finale del primo atto e nella scena solistica di Isabella, parente stretta di molte regine donizettiane. La robusta direzione di Antonino Fogliani, alla guida degli affidabili Virtuosi Brunensis (impegnati in tutte le produzioni del festival), lavorava bene sugli elaborati impasti strumentali (soprattutto nelle accurate introduzioni ai vari numeri) ma un po' meno sul colore e sul controllo dei volumi. Un cast piuttosto debole non rendeva completamente giustizia alla scrittura vocale, che poteva tuttavia contare su una solida protagonista, il soprano australiano Jessica Pratt, primadonna autentica, salutata da ovazioni alla fine della scena finale. Meno sorprese invece nelle due produzioni rossiniane, entrambe andate in scena nella sala del Kurhaus (il minuscolo Kurtheater era chiuso per lavori di restauro). La calorosa accoglienza del "Signor Bruschino" si doveva al buon cast, nel quale si distinguevano soprattutto il grande mestiere di Bruno Praticò nel ruolo del protagonista, la frizzante Sofia di Stefania Bonfadelli, il vocalmente esuberante Gaudenzio di Ugo Guagliardo, mentre convincente è sembrato il Forville di Filippo Adami. Li accompagnava ancora Fogliani capace di leggerezza e divertito complice nel gioco scenico. Jochen Schönleber firmava una regia dall'impianto sostanzialmente tradizionale con largo spazio alle gag degli interpreti (e in particolare di Praticò), un po' priva di fluidità per colpa soprattutto di un impianto scenico un po' pesante di Anton Lukas. Musicalmente molto riuscita anche "La gazza ladra" affidata alla brillante bacchetta di Ryuichiro Sonoda, capace di imporre la giusta precisione e di tenere insieme un cast piuttosto composito che, dopo un primo atto pienamente convincente, sembrava affaticato nel secondo atto. Ottima la prova del basso Ugo Guagliardo - voce piena e rotonda ma agile come vuole Rossini - che come Fernando surclassava il Podestà di Maurizio Lo Piccolo, buon cantante ma deole nella regione grave. Molto convincente la Ninetta di Sandra Pastrana, mentre Stefan Cifolelli per il suo Giannetto dà fondo con intelligenza alle risorse tecniche per superare il limiti di una vocalità non prepotente. Soddisfacenti le prove di Giulio Mastrototaro come Fabrizio e Luisa Islam-Ali-Zade come Pippo, mentre deludeva la generica Lucia di Elsa Giannoulidou. Debolezze individuali a parte, comunque, erano le prove d'assieme il risultato più riuscito. Molto modesta la prestazione del Classica Kammerchor di Brno. Qualche buona idea nella regia di Anke Rauthmann, interessata soprattutto a dare rilievo al lato cupo e violento della partitura rossiniana, già dalla sinfonia, che accompagna lo stupro della ragazza/gazza da parte di due soldati (idea non nuovissima, del resto: Kubrick non la impiegò genialmente per le scorribande criminali di "Arancia meccanica"?). Grande successo con numerose chiamate. Interessanti i programmi di contorno, in particolare i due recital "schilleriani" accompagnati dal pianista Michele d'Elia, con giovani cantanti e qualche perla nascosta del repertorio del melodramma del primo ottocento italiano.

Interpreti: [IL SIGNOR BRUSCHINO] Ugo Guagliardo (Gaudenzio), Stefania Bonfadelli (Sofia), Bruno Praticò (Bruschino padre), Pablo Cameselle (Bruschino figlio), Filippo Adami (Florville), Stefan Cifolelli (Un delegato di polizia), Armando Ariostini (Filiberto), Wakako Ono (Marianna). [LA GAZZA LADRA] Giulio Mastrototaro (Fabrizio), Elsa Giannoulidou (Lucia), Stefan Cifolelli (Gianetto), Sandra Pastrana (Ninetta), Ugo Guagliardo (Fernando), Maurizio Lo Piccolo (Podestà), Luisa Islam-Ali-Zade (Pippo), Pablo Cameselle (Isacco/Antonio), Stefan Hagendorn (Giorgio/Il pretore), Kornelia Gocalek (La gazza). [LA SPOSA DI MESSINA] Jessica Pratt (Donna Isabella), Filippo Adami (Don Emanuele), Armando Ariostini (Don Cesare), Wakako Ono (Beatrice), Maurizio Lo Piccolo (Diego).

Regia: [IL SIGNOR BRUSCHINO] Jochen Schönleber; [LA GAZZA LADRA] Anke Rauthmann

Scene: Anton Lukas

Costumi: Claudia Möbius

Orchestra: Virtuosi Brunensis

Direttore: [IL SIGNOR BRUSCHINO, LA SPOSA DI MESSINA] Antonino Fogliani. [LA GAZZA LADRA] Ryuichiro Sonoda

Coro: Classica Kammerchor Brno

Maestro Coro: Pavel Konarek

Luci: Kai Luczak

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