Doktor Faustus di Gounod

Al Palau de Les Arts di Valencia il Faust di Gounod nell’allestimento di McVicar.

Recensione
classica
Palau de Les Arts "Reina Sofía"
Charles Gounod
08 Febbraio 2009
La corrispondenza fra arte e vita è argomento più che abusato negli allestimenti di melodrammi, ma mai è stato sfruttato così bene come in questo Faust di Gounod andato in scena nell’avveniristico complesso valenciano Palau de les Arts: lo spettacolo, nato a Covent Garden nel 2004, è uno dei più riusciti del talentuoso regista David McVicar, il quale sposa il tema di fondo del Doktor Faustus di Mann facendo del protagonista non già un medico, bensì un compositore. Da qui, il continuo gioco di rimandi fra realtà (la Francia dell’epoca di Gounod) e il teatro: il tutto animato da un lavoro di recitazione sui personaggi che è firma di lusso del regista scozzese. Moltissimi gli esempi che andrebbero citati da questa produzione che è Teatro vivo ad ogni scena, ma su tutte spicca la scelta di inserire i balli durante la notte di Walpurgis: qui, non più una grotta oscura, ma un palcoscenico su cui Faust assiste impotente alla pantomima danzata e grottesca dei protagonisti e delle loro vicende, guidati da un Méphistophélès travestito. Se il dramma è maschera e finzione, così i sogni di Faust-artista si infrangono con l’ambiguità di teatro e vita. Tutto questo non sarebbe possibile senza un cast che sappia rendere credibile un konzept registico così spiccato: Vittorio Grigolo è un protagonista vocalmente un po’ troppo spinto, ma sembra nato per questo spettacolo, così come l’avvenenza fisica e la possanza vocale di Erwin Schrott disegnano un maligno dal fascino estremo. Più sciapa, ma tecnicamente ferratissima, la Marguerite di Alexia Voulgaridou, mentre la bacchetta di Frédéric Chaslin si limita ad accompagnare, mancandole quelle nuances che la ricca partitura di Gounod offre. Successo straordinario per un pubblico la cui età media è circa la metà di un normale teatro italiano.

Interpreti: Vittorio Grigolo (Faust) Alexia Voulgaridou (Marguerite) Erwin Schrott (Mephistophélès) Ekaterina Gubanova (Siebel) Annie Vavrille (Marthe) Mario Cassi (Valentin) Vittorio Prato (Wagner)

Regia: David McVicar (ripresa a cura di Bruno Ravella)

Scene: Charles Edwards

Costumi: Brigitte Reiffenstuel

Coreografo: Michael Keegan-Dolan

Orchestra: Orquestra de la Comunitat Valenciana

Direttore: Frédéric Chaslin

Coro: Cor de la Generalitat Valenciana

Maestro Coro: Francesc Perales

Luci: Paule Constable

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Napoli: per il Maggio della Musica

classica

Nuova opera sul dramma dell’emigrazione

classica

Al Theater Basel L’incoronazione di Poppea di Monteverdi e il Requiem di Mozart in versione scenica