Musica per una partita a go

Debutta una nuova opera di Melchiorre commissionata dalla Fondazione Arena di Verona.

Recensione
classica
Teatro Filarmonico Verona
Alessandro Melchiorre
28 Ottobre 2008
Il libretto de “Il Maestro di go” riprende i fatti di uno storico incontro, avvenuto nel ’39, dell’antico gioco giapponese del go, tra il vecchio maestro Shusai Hon’imbo e l’allievo Otake, riportate da un testimone d’eccezione dell’evento: Yasunari Kawabata, che in seguito ne ripercorse le vicende nell’omonimo romanzo. Si tratta di un’opera musicale, con parti recitate, che si sviluppa con una serie di quadri, introdotti dal resoconto di un attore, che impersona lo stesso Kawabata o dall’irruzione di una moderna troupe televisiva, con immagini che scorrono, in diversi schermi video disposti nella sala. La musica di Melchiorre si snoda per linee di canto stentoree, di matrice espressionista, che tendono al declamato e non indulgono ad espansioni liriche, così i cori compatti, fatti di squarci massicci. Ad evocare la staticità del gioco del go, una musica statica, nei suoi sviluppi, volutamente ad evitare un climax, quasi un colore che tinge la vicenda drammatica in maniera straniante: una monotonia di fondo è inevitabile. Non mancano interventi dell’elettronica che si alternano e s’innestano su quelli orchestrali, così come alcuni momenti concertati di rilievo, come un bel quartetto vocale dei protagonisti eseguito in platea. Scene e regia disegnano un Giappone molto convenzionale - un già visto di tante Butterfly – con un repertorio di siparietti, padiglioni, kimoni … e la ‘modernità’ che emerge nelle vesti di un’invadente giornalista televisiva; mobilità dell’azione su diversi palchi, fino in platea, e giochi d’immagini proiettate sugli schermi. Puntuale la direzione musicale di Yoichi Sugiyama, con un’affiatata compagnia di canto. Il pubblico degli abbonati del Teatro Filarmonico ha praticamente disertato, col triste effetto di una platea semivuota.

Note: Opera in diciannove scene. Musica di Alessandro Melchiorre. Libretto di Alessandro Melchiorre ed Elisabetta Brusa, liberamente ispirato al "Maestro di go" di Yasunari Kawabata.

Interpreti: Il Maestro di Go (baritono) - Maurizio Leoni Il giovane Maestro Otake (tenore) - Fabio Buonocore Moglie del Maestro (mezzosoprano) - Rachel O'Brien Moglie del giovane Maestro (soprano) -Lorna Windsor Yasunari Kawabata, narratore (attore) - Armando Carrara Giornalista (attrice) - Sara Tamburello

Regia: Elisabetta Brusa

Scene: Elisabetta Brusa

Costumi: Elisabetta Brusa

Orchestra: Arena di Verona

Direttore: Yoichi Sugiyama

Coro: Arena di Verona

Maestro Coro: Marco Faelli

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