Buon compleanno Orfeo

Si celebrano a Mantova i 400 anni di Orfeo, nella suggestiva cornice del Bibiena, con un cast formato dai vincitori del Concorso Internazionale di Canto per i ruoli dell'Orfeo, indetto dall'Istituto Internazionale per l'Opera e la Poesia, selezionati da una giuria presieduta da Raina Kabaiwanska. Spettacolo agile nella conduzione semiscenica e con una buona resa musicale.

Recensione
classica
Teatro di Bibiena Mantova
Claudio Monteverdi
24 Febbraio 2007
La cornice di quel gioiello, che è il Teatro Bibiena, non potrebbe essere delle più adatte per celebrare il 400esimo compleanno di Orfeo. Qui, infatti, tra queste mura, cariche di storia, dall'atmosfera raccolta, con le sue loggette, gli affreschi, ci si fa volentieri trascinare e coinvolgere dalla retorica delle ricorrenze dei centenari. Ed è inoltre uno scenario perfetto per lo svolgimento della "favola pastorale", nell'allestimento semiscenico di De Bosio, che sfrutta abilmente gli spazi, gli anfratti e le logge, da spuntano personaggi, coristi e strumentisti. Con l'orchestra sul palco, l'azione teatrale è condotta, pur senza costumi, con efficacia, anche per l'apporto dei movimenti coreografici di sinuose danzatrici, presenti in maniera consistente, come ninfe o abitatrici dell'Ade. La direzione musicale di Roberto Gini si è caratterizzata per una conduzione estremamente duttile e piegata alla dimensione drammaturgica; riuscendo a far 'camminare' le voci senza abbandonarsi in eccessive dilatazioni agogiche. Ben calibrato il colore strumentale, in cui s'inseriscono in buon equilibrio le voci del coro. Nel cast di giovani interpreti salta agli occhi la presenza di un solo un nome italiano: ma tant'è. Il portoghese Fernando Guimaraes è un Orfeo molto 'maschile', che ne disegna un carattere volitivo, quasi passionale e che riesce a ben calibrare tratti cantabili, espressivi e di forza. L'insieme del cast procede con una forte carica e un buon livello di omogeneità. Spiccano, tra le altre, le voci di Eva Juarez, un'Euridice da una vocalità naturale, il colore espressivo della messaggera, l'ungherese Anita Huszar e il Plutone del coreano Lee Dong-Huan, dal colore robusto, caldo e di notevole musicalità. Esecuzione senza pause: partecipazione e sentiti consensi del pubblico.

Interpreti: Vincitori del Concorso Internazionale di Canto L'Orfeo di Claudio Monteverdi. Personaggi e interpreti (in ordine di apparizione) La Musica (Prologo) soprano Pretty Yende (Sud Africa) Pastore primo tenore Zoltan Megyesi (Ungheria) Ninfa soprano Agnieszka Drozdzewska (Polonia) Pastore contralto Barnabas Hegyi (Ungheria) Orfeo tenore Fernando Guimaraes (Portogallo), Baltazar Zuniga (Mexico) Euridice soprano Eva Juarez (Spagna) Pastore secondo tenore Luca Cervoni (Italia) Pastore basso Lukasz Rosiak (Polonia) Messaggera soprano Anita Huszar (Ungheria) Speranza mezzo soprano Adrienn Miks (Ungheria) Caronte basso Yang Shen (Cina) Proserpina mezzo soprano Eva Varehely (Ungheria) Plutone basso Lee Dong-Huan (Sud Corea) Spirito primo tenore Jung-Yong Kim (Sud Corea) Spirito secondo tenore Adam Margulies (U.S.A.) Spirito basso Lukasz Rosiak (Polonia) Apollo tenore Fernando Guimaraes (Portogallo), Baltazar Zuniga (Mexico)

Regia: Gianfranco De Bosio

Orchestra: ENSEMBLE CONCERTO (dir. Roberto Gini); CONCERTO PALATINO (dir. Bruce Dickey) Regia

Direttore: Roberto Gini

Coro: ENSEMBLE VOCALE D.S.G.

Maestro Coro: Michele Vannelli

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Piace l’allestimento di McVicar, ottimo il mezzosoprano Lea Desandre

classica

A Bologna l’opera di Verdi in un nuovo allestimento di Jacopo Gassman, al debutto nella regia lirica, con la direzione di Daniel Oren

classica

Napoli: il tenore da Cavalli a Provenzale