Vive la France!

L'intelligente ed irriverente produzione di Laurent Pelly esalta le doti comiche di Natalie Dessay e di un cast esemplare in quello che potrebbe facilmente diventare l'evento operistico dell'anno.

Recensione
classica
Royal Opera House (ROH) Londra
Gaetano Donizetti
18 Gennaio 2007
Fin dalle prime scene, appare evidente che con questa Marie non si scherza: Natalie Dessay in pantaloni militari e cannottiera ha la responsabilità del bucato per tutto il reggimento, mucchi di camicie e file di mutandoni, ma affronta il compito da vero soldato, con disciplina ed energia, sgranando incredibile coloratura mentre stira e sposta cestoni. La nuova produzione di Laurent Pelly è una masterclass in come rendere accessibile e contamporaneo un lavoro che è la quintessenza del repertorio belcantistico, con tutti i problemi che ne derivano. Il regista francese non ha timori nell'esaltare l'aspetto leggero, quasi da vaudeville, del lavoro, che assume a momenti tratti quasi fumettistici: in una scenografia astratta costitutita da carte geografiche, Marie diventa essenza di gallicità, un Asterix al femminile. Ma con virtuoso equilibrio i momenti più seri del lavoro, come 'Il faut partir' o la romanza di Tonio, sono trattati con grande umanità, senza inutili sentimentalismi. L'uso della fisicità degli interpreti e le coreografie di Laura Scozzi creano un ritmo visivo e drammatico altrimenti carente nel libretto, che trae anche considerevoli vantaggi dai ritocchi al testo forniti da Agathe Mèlinand. Il ruolo sembra scritto per Dessay, per cui la produzione è evidentemente pensata, ed il soprano francese rivela grandi doti comiche e fisiche oltre che vocali, ma tutto il cast è eccezionale, il Tonio di Juan Diego Florez, come sempre vocalmente ineccepibile, il Sulpice di Alessandro Corbelli, quasi irriconoscibile nel suo costume da sergente, e la Marquise di Felicity Palmer. Artisti di questo stampo potrebbero rendere interessante la fatidica lista dela spesa, ed i superlativi si sprecano. Bruno Campanella accompagna con grande intelligenza e sensibilità.

Interpreti: Marie: Natalie Dessay, Tonio: Juan Diego Flórez (11, 14 mat, 18, 20, 23, 25, 29 Jan, 1 Feb) / Colin Lee (27 January); La Marquise de Berkenfeld: Felicity Palmer; Sulpice Pingot: Alessandro Corbelli; Hortensius: Donald Maxwell; La Duchess du Crackenthorp: Dawn French

Regia: Laurent Pelly

Scene: Chantal Thomas; luci: Joël Adam

Costumi: Laurent Pelly

Coreografo: Laura Scozzi

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

I poco noti mottetti e i semisconosciuti versetti diretti da Flavio Colusso a Sant’Apollinare, dove Carissimi fu maestro di cappella per quasi mezzo secolo

classica

Arte concert propone l’opera Melancholia di Mikael Karlsson tratta dal film omonimo di Lars von Trier presentata con successo a Stoccolma nello scorso autunno

classica

Piace l’allestimento di McVicar, ottimo il mezzosoprano Lea Desandre