Una Tosca inutile

La splendida lettura di Antonio Pappano non è sufficiente a redimere una deludente nuova produzione di Tosca al Covent Garden

Recensione
classica
Royal Opera House (ROH) Londra
Giacomo Puccini
13 Giugno 2006
Jonathan Kent, il direttore della nuova produzione di Tosca al Covent Garden che dopo 40 anni ha sostituito la produzione creata da Zeffirelli per Maria Callas e Tito Gobbi, ha dichiarato che 'ogni generazione deve reinventare i classici, altrimenti diventano pezzi da museo'. Questa è la sua opinione, che sembrerebbe anche implicare che la produzione è più importante dell'esecuzione quando si tratta di opera. Esiste un'altra scuola di pensiero, che dice 'quando qualcosa funziona, non cambiarla', ed è difficile giustificare le ragioni per cui una produzione intelligente, elegante e funzionale, che permetteva agli interpreti una caratterizzazione autentica e fedele alla partitura, sia stata sostituita da una produzione che ne sembra una brutta copia, e che manca di sottigliezza e consistenza. Kent muove i personaggi come marionette all'interno delle scene 'barocchevoli' di Paul Brown, che si ispira a Bernini per un po' di colore locale, ma con risultati quantomeno discutibili. In particolare il carattere di Scarpia diventa un bruto sadico, una lettura monodimensionale e superficiale che non aiuta l'interpretazione di Bryn Terfel, non a suo agio nel repertorio italiano. Angela Gheorghiu ha dichiarato che a suo avviso Callas non aveva capito il ruolo, e nonostante sia difficile fare paragoni, la sua interpretazione non pare gettare nuova luce sul carattere di Floria Tosca, che sembra comunque al di là delle capacità vocali del soprano rumeno. Vocalmente la serata è salvata dal Cavaradossi di Marcelo Alvarez, particolarmente commovente nel terzo atto. Antonio Pappano ancora una volta si dimostra pucciniano d'eccezione, e la sua lettura esalta il colore orchestrale e le ricorrenze tematiche, supplendo dal podio l'intelligenza drammatica carente sul palcoscenico.

Interpreti: Floria Tosca: Angela Gheorghiu ( 16 | 20 | 23 | 26 June | 1 July), Catherine Naglestad (22 | 27 | 29 June | 3 | 5 | 8 July); Mario Caravadossi: Marcelo Álvarez ( 16 | 20 | 23 | 26 June | 1 July), Nicola Rossi Giordano (22 | 27 | 29 June | 3 | 5 | 8 July); Baron Scarpia: Bryn Terfel ( 16 | 20 | 23 | 26 June | 1 July), Samuel Ramey (22 | 27 | 29 June | 3 | 5 | 8 July); Spoletta: Enrico Facini ( 16 | 20 | 23 | 26 June | 1 July), Gregory Bonfatti (22 | 27 | 29 June | 3 | 5 | 8 July); Cesare Angelotti: Carlo Cigni; Sacristan: Graeme Danby ( 16 | 20 | 23 | 26 | 27 June | 1 | 3 | 5 July), Enrico Fissore (22 | 29 June | 8 July); Sciarrone: Robert Gleadow; Shepherd Boy: Jamie Manton and Ben Lewis; Gaoler: John Morrissey

Regia: Jonathan Kent

Scene: Paul Brown; Luci: Mark Henderson

Costumi: Paul Brown

Orchestra: Orchestra della Royal Opera House

Direttore: Antonio Pappano (16 | 20 | 22 | 23 | 26 | 27 | 29 June | 1 July), Paul Wynne Griffiths (3 | 5 | 8 July)

Coro: Coro della Royal Opera House

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