Un Turco divo del cinema

Il regista David Hermann debutta ad Amsterdam con l'opera di Rossini

foto Clärchen&Matthias Baus
foto Clärchen&Matthias Baus
Recensione
classica
De Nederlandse Opera Amsterdam
Gioachino Rossini
06 Aprile 2012
Era atteso con curiosità il debutto del giovane regista franco-tedesco David Hermann alla Nederlandse Opera di Amsterdam, con "Il turco in Italia" di Rossini. Il suo spettacolo partiva da idee piuttosto originali. Selim, il turco, è l'uomo dei sogni, che arriva per realizzare i desideri e sollevare dalle frustrazioni: un divo del cinema alla Rodolfo Valentino. Fiorilla è la donna irrealizzata, ma che non ha deposto le sue velleità amorose e divistiche: costantemente “overdressed”, è capricciosa e sopra le righe. Il poeta Prosdocimo, con i suoi “doppi” Don Geronio e Don Narciso, tesse le fila della vicenda e ordisce le trame dei destini altrui: il demiurgo della situazione. La loro incarnazione scenica inizialmente è efficace e si appoggia su trovate anche divertenti: Fiorilla e Selim, ad esempio, sono presentati come immagini, prima ferme poi in movimento, che infine balzano fuori dalla bidimensionalità per diventare personaggi reali. E in generale l'animazione bidimensionale è molto utilizzata, come nel finale del primo atto, quando dà forma alla rivalità tra Fiorilla e Zaida, in un duello tra le due che assumono forme diverse, dai Transformers a Bambi. Il limite è piuttosto nello sviluppo delle idee, che non sempre trova consequenzialità nel prosieguo dell'opera e concretezza nella gestualità teatrale degli interpreti, lasciati un po' a loro stessi. Ottima invece la realizzazione musicale, forgiata con solidità e sicurezza da Guido Rizzi, al suo decimo titolo all'Opera di Amsterdam, che domina la buca e il palco, composto da interpreti eccellenti, tra i quali spiccano Olga Peretyatko (Fiorilla), bella quanto precisa nelle colorature, e Alex Esposito (Selim), energico e ironico, perfetta incarnazione del divo del grande schermo, fin dai manifesti dello spettacolo.

Interpreti: Alex Esposito (Selim) Olga Peretyatko (Donna Fiorilla) Renato Girolami (Don Geronio) Lawrence Brownlee (Don Narciso) Vito Priante (Il poeta Prosdocimo) Silvia de la Muela (Zaida) Enea Scala (Albazar)

Regia: David Hermann

Scene: Christof Hetzer

Costumi: Christof Hetzer

Orchestra: Nederlands Philharmonisch Orkest

Direttore: Carlo Rizzi

Luci: Manfred Voss

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Richard Galliano ha suonato al Teatro delle Muse di Ancona con la FORM- Orchestra Filarmonica Marchigiana

classica

A Madrid Wagner con la regia di Laurent Pelly

classica

Nell’anno del centenario si conclude all’Opera Nazionale Olandese la trilogia di opere pucciniane firmate del tandem Barrie Kosky alla regia e Lorenzo Viotti alla direzione d’orchestra