Un altro Wyatt
Nove musicisti-amici rendono omaggio alla musica dell'artista inglese

Recensione
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Metti nove musicisti di estrazione, generazione ed esperienze diverse su un palcoscenico e chiamali a rendere omaggio a una figura come Robert Wyatt; il minimo che può capitare è di assistere a una serata di musica perlomeno originale. Così si è rivelata l’anteprima del festival “L’Altro Suono”, offerta l’altra sera al Teatro Comunale di Modena. Questo tributo alla multiforme vena musicale di Wyatt ha coinvolto il talento e l’esperienza di artisti quali Dagmar Krause, Richard Sinclair, Gilad Atzmon, Annie Whitehead, Michel Delville, Alex Maguire, John Edwards, Chris Cutler e Cristiano Calcagnile. Nove creatività chiamate a riarrangiare una o più pagine di un repertorio che spaziava dalle prime esperienze con i Soft Machine alle differenti stagioni da solista di uno dei protagonisti della musica degli ultimi quarant’anni. Il risultato è un’altalena espressiva che dalle coinvolgenti e trascinanti vette toccate dagli assoli del brillante trombone della Whitehead e del solido contrabbasso di Edwards – ma anche dal piano di Maguire, dai sax di Atzmon o dalle percussioni di Calcagnile – passa ad una vocalità segnata, come quella di Dagmar Krause, in cui l’esperienza del passato viene restituita attraverso l’evocazione malinconica del tempo che fu. Tra i brani meglio riusciti ricordiamo “Alifib”, “Little Red Riding Hood Hit the Road” e “Sea Song”, tratti dal fondamentale album “Rock Bottom” del 1974, ma anche “Alliance” dal disco “Old Rottenhat” (1985), fino ad arrivare a “Just As You Are”, tratta dal recente lavoro “Comicopera” (2007). Un percorso apprezzato dal pubblico che ha salutato con entusiasmo tutti gli artisti impegnati.
Interpreti: Dagmar Krause, voce Richard Sinclair, voce e basso elettrico Gilad Atzmon, ance Annie Whitehead, trombone Michel Delville, chitarra synth Alex Maguire, pianoforte e tastiere John Edwards, contrabbasso Chris Cutler, batteria Cristiano Calcagnile, percussioni
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