Respighi a Caracalla

Successo per un'inaugurazione firmata Padrissa

Recensione
classica
Teatro dell'Opera di Roma Roma
02 Luglio 2011
Mancando un termine preciso per questo spettacolo di nuovo genere, la Trilogia Romana ideata da Carlus Padrissa della Fura del Baus sui tre poemi sinfonici di Respighi dedicati a Roma è stata definita "concerto multimedia: immagini e suono". Sebbene Feste, Fontane e Pini (questo l'ordine d'esecuzione) girino il mondo da quasi un secolo senza alcun bisogno d'un completamento visivo, abbinarle a delle immagini è un'idea vincente, anche perché si è dimostrata in grado d'esercitare un grande richiamo sul pubblico, romano e turistico, che ha riempito la platea delle terme come raramente succede anche per Aida. Con un altro cj sarebbe stato il rischio che il grande schermo sovrastante l'orchestra servisse per proiettare una serie di cartoline illustrate dei luoghi romani evocati da Respighi, ma con Padrissa non c'era da temere. Il rapporto da lui creato tra musica e immagini è molto libero. Prendiamo il primo episodio di Feste Romane, Circenses, che si apre con l'imitazione del suono delle antiche buccine: sullo schermo niente romanità imperiale o littoria (era il 1926), ma lingue di fuoco che, inaspettatamente, non appaiono estranee alla musica e rendono più mosso e meno tronfio quel clangore d'ottoni. Lo spettacolo prosegue con idee talvolta meno suggestive. Personalmente non ho molto apprezzato i momenti più realistici, particolarmente quando compare la figura umana. Invece ho trovato poetica e magica la Befana, ancora da Feste, quando personaggi e scene del cinema neorealista apparivano e sparivano come fantasmi nei vicoli della città vecchia o affacciati alle finestre delle case. Bella direzione di Charles Dutoit, che ha dato il giusto rilievo alla rutilante orchestrazione di Respighi ma si è soffermato con particolare attenzione sulle pagine più ombrose e misteriose.

Note: Prima in Italia dello spettacolo de La Fura dels Baus realizzato con la collaborazione del Palau de Les Arts "Reina Sofia" di Valencia e del Teatro dell'Opera di Roma

Regia: Carlus Padrissa

Orchestra: Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma

Direttore: Charles Dutoit

Luci: Carlus Padrissa e video realizzazioni di Emmanuel Carlier

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