Quando l'oriente e l'occidente si incontrano

Coreografie orientali, luci magiche e autenticità drammatica producono una splendida Madama Butterfly all'English National Opera.

Recensione
classica
English National Opera (ENO) Londra
Giacomo Puccini
05 Novembre 2005
Per il grande pubblico il nome di Anthony Minghella è probabilmente solo associato con blockbusters hollywoodiani come Il paziente inglese e Il talento di Mr Ripley, ma il regista inglese aveva inziato la sua carriera scrivendo per il teatro. E la connessione intima con il teatro appare evidente in questo suo debutto operistico, dove l'occhio cinematografico si unisce all'immaginazione visiva della coreografa cinese Carolyn Choa, co-responsabile della produzione. Il risultato è una Madama Butterfly di incredibile eleganza e bellezza, allo stesso tempo delicata, struggente ed imponente, in cui ogni gesto, ogni passo di danza, ogni movimento di ventaglio ha un significato ed un impatto drammatico. La scena è un enorme piano che si innalza sul fondo del palcoscenico, creando una linea d'orizzonte dove i personaggi appaiono come silhouettes. Un enorme specchio mobile apre e chiude lo sfondo, creando magici effetti di immagini e di luci, poeticamente disegnate da Peter Mumford. Sul proscenio pannelli di carta di riso danzano delineando gli spazi e le situazioni. E' un teatro multiforme, dove danzatori, burattini e cantanti hanno tutti una funzione e nulla è superfluo, e dove i ritmi scenici interagiscono con i ritmi drammatici creando un contrappunto visivo alla tragedia. La magia è completata dalle interpretazioni dei solisti, dal Principe Yamadori di Mark Stone al Sharpless di Christopher Purves, la Suzuki di Jean Rigby, e anche il Pinkerton di Gwyn Hughes Jones, che vocalmente non sempre appare al massimo della concentrazione. Il ruolo di Butterfly è probabilmente al limite delle possibilità vocali di Mary Plazas, ma la sua splendida interpretazione è misurata da una grande intelligenza musicale e da profonda caratura drammatica. David Parry alla guida dell'orchestra di ENO produce una lettura bilanciata e attenta allo svolgersi dell'azione. Questa produzione dimostra come sia possibile conciliare le esigenze della vocalità operistica ed il rispetto per una teatralità ricca di immaginazione e contenuto senza stravolgere la partitura o compromettere integrità artistiche. Da manuale.

Interpreti: Butterfly: Mary Plazas; Pinkerton: Gwyn Hughes Jones; Suzuki: Jean Rigby; Goro: Alan Oke; Bonze: Julian Tovey; Yamadori: Mark Stone; Kate Pinkerton: Stephanie Marshall; High Commissioner: Paul Napier-Burrows

Regia: Anthony Minghella

Scene: Michael Levine

Costumi: Han Feng

Coreografo: Carolyn Choa

Orchestra: Orchestra dell'ENO

Direttore: David Parry

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