Norma contemporanea

A Macerata l'allestimento dell'opera di Bellini coprodotto con il Teatro Massimo di Palermo

Recensione
classica
Macerata Opera Festival Macerata
29 Luglio 2016
Ispirata alle istallazioni dell’artista sarda Maria Lai, la scenografia di [i]Norma[/i] ha colpito per la capacità di creare dei quadri statici, dalla connotazione quasi pittorica: grandi telai appesi contro il muro del teatro, su cui si intrecciavano fili e strisce di stoffa, a rappresentare di volta in volta la foresta, le dimore dei Druidi, la luna. Il colore continuamente cangiante delle luci è stato l’unico elemento a movimentare la scena, che per il resto è rimasta fissa. Molto belli i momenti con il coro, dagli splendidi costumi pastello, che ha occupato gli spazi del palcoscenico creando calibrati equilibri di vuoto e pieno, luci e ombre. La staticità della scena ha però un po’ appesantito la classicità del soggetto, che a parte le lacerazioni interiori delle due sacerdotesse, presenta personaggi tutti d’un pezzo. D’effetto anche diversi momenti della regia, con Norma posta a specchio di fronte ad Adalgisa a riconoscere in lei, negli identici sentimenti e nelle identiche parole, il proprio alter ego; e il buio totale intorno alla protagonista alla rivelazione della propria colpa. La Siri, lievemente indisposta, dopo un inizio vacillante ha interpretato la complessa parte con sicurezza e grande varietà di accenti lirici e drammatici, come anche la Ganassi, molto espressiva nei momenti di maggior pathos. Belle voci anche quelle di Ulivieri e della Lo Greco; il Pollione di Pellizzari, poi, ha spiccato per pienezza di volume e ricchezza timbrica. La direzione del giovane Michele Gamba ha evidenziato un gesto asciutto, attento a esaltare le voci nei tanti momenti in cui la scrittura orchestrale presenta neutre formule di accompagnamento, ma pronto a variegare l’interpretazione dove gli strumenti sono protagonisti.

Interpreti: Maria José Siri, Norma; Rubens Pellizzari, Pollione; Sonia Ganassi, Adalgisa; Nicola Ulivieri, Oroveso; Rosanna Lo Greco, Clotilde; Manuel Pierattelli, Flavio.

Regia: Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi

Scene: Federica Parolini

Costumi: Daniela Cernigliaro

Orchestra: FORM- Fondazione Orchestra Regionale delle Marche

Direttore: Michele Gamba

Coro: Coro Lirico Marchigiano "Vincenzo Bellini"

Maestro Coro: Carlo Morganti

Luci: Luigi Biondi

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Eseguita per la prima volta in Italia la Sinfonia dedicata a quei tragici giorni del 1944 dall’americano William Schuman

classica

A Baden-Baden apertura in grande stile del Festival di Pasqua con l’opera di Richard Strauss con i Berliner Philharmoniker diretti da Kirill Petrenko

classica

All’Opéra national du Rhin di Strasburgo un successo per l’opera wagneriana con Michael Spyres al debutto nel ruolo