Milano suona Antica
Il primo concerto del 2017 dell'Accademia di Musica Antica di Milano è stato dedicato a Stradella
In programma alcuni Mottetti concertati a due voci di argomento sacro. In realtà solo due quelli destinati al servizio liturgico perché lo scapestrato Stradella, sempre in fuga da sicari mandati alle sue calcagna dai mariti che aveva cornificato, non ha mai ottenuto un incarico di maestro di cappella in qualche istituzione religiosa. Gli altri sono invece celebrativi della fede, della figura del Cristo, di San Filippo Neri, su testi latini dello stesso compositore. Tutti di fattura sofisticatissima, con inettase impennate di ritmo e sapiente contrappunto. Basti pensare alla composizione strumentale in apertura di serata, la Sinfonia in re minore, o Ave, Regina caelorum per Soprano e Alto (gli ottimi Alessandro Carmignani e Andrea Arrivabene). I passaggi più stupefacenti sono comunque stati gli Alleluja che concludono i singoli brani, dove la fantasia e l'eleganza la fanno da padrone.
Prossimo appuntamento il 20 aprile (ore 21, ingresso libero, ma meglio prenotare) alla Sala del Cenacolo del Museo della Scienza di Milano con Simone Vallerotonda, arciliuto e chitarra, impegnato con compositori romani fra Seicento e Settecento.
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