Mehldau, standard e silenzi

Il trio del pianista impegnato ad Albinea Jazz 2012

Foto Primo Montanari
Foto Primo Montanari
Recensione
jazz
Albinea Jazz Albinea
12 Luglio 2012
Passione, incoscienza e fortuna. Con queste parole Vilmo Delrio, direttore artistico di Albinea Jazz 2012, sintetizza l’avventura jazz di questo paese, a pochi chilometri da Reggio Emilia. Venticinque anni di buona musica ospitati nel Parco di Villa Arnò. Il luogo è magico e un vasto spazio ci accoglie: sullo sfondo, la facciata neoclassica e un colonnato, imponente quanto i maestosi alberi intorno. La musica la fa il Brad Mehldau Trio, impegnato in un tour italiano. Le nostre aspettative sono per [i]Ode[/i], ultimo disco di Mehldau, con pezzi originali scritti appositamente per il trio con Grenadier e Ballard. E invece il concerto inizia con “Hey Joe” di Hendrix e prosegue con "Airegin" di Sonny Rollins. Cinque standard (e due bis) raccontano alla perfezione l’intesa tra i musicisti. Un jazz moderno, di armonie malinconiche e temi che non cantano mai solo alla mano destra ma cercano le tinte calde del registro medio-basso. Un lirismo contrappuntato da ritmi che suonano facili, ma è solo il consolidato interplay con Grenadier e Ballard che fa sembrare naturale anche il gioco più complicato. Gli equilibri tra le parti sono incredibilmente misurati, i soli di Mehldau importanti quanto quelli dei suoi compagni. Solo alla fine il leader si concede un piano solo di ampio respiro, un’incursione tra cupe armonie e pedali ossessivi di note ribattute. L’ultimo pezzo, “Since I fell for you” di Buddy Johnson, è un blues lento che fa magico il momento. Il silenzio che ascolta la musica è palpabile. Una dimensione sonora che Mehldau è andato costruendo pian piano, alla ricerca del suono ideale e di quel fraseggio che sempre ascolta il ritmo dell’anima. Tacciono anche i grilli e gli uccelli notturni che abitano il parco con i quali il pianista ha scherzato alla tastiera, imitandone il verso, suonando anche con loro.

Note: Albinea Jazz 2012. Direttore artistico Vilmo Delrio. Albinea (Reggio Emilia), Villa Arnò.

Interpreti: Brad Mehldau Trio. Brad Mehldau, pianoforte; Larry Grenadier, contrabbasso; Jeff Ballard, batteria.

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

jazz

Si chiude l'ottima edizione 2024 del Torino Jazz Festival

jazz

Usato sicuro e un tocco british per il quarantunesimo Cully Jazz

jazz

Applausi al teatro Bonci di Cesena per il debutto della suite Psycho-Chambers (Prisms #1 #2 #3) della Exploding Star Orchestra