L'Osn Rai riscopre un raro Stravinskij

Con Conlon e Ray Chen al Teatro Verdi di Pordenone

Recensione
classica
Teatro Verdi Pordenone
26 Maggio 2017
Chissà quanti dei fan accorsi a Pordenone per ascoltare Ray Chen hanno avvertito, aprendo il programma di sala, lo spostamento d’accento che ha improvvisamente fatto scalzare l’esibizione del violinista idolo di Instagram, all’inserimento dell’ultimo momento del Canto funebre di Stravinskij, composto nel 1908 come tributo al maestro Rimsky-Korsakov e creduto definitivamente perduto. Il suo recente ritrovamento, in un angolo polveroso della biblioteca di San Pietroburgo, ha suscitato un entusiasmo tale da scatenare un fitto programma di esecuzioni nelle maggiori capitali della musica, animando una gigantesca staffetta internazionale. Dopo la prima italiana a Torino del giorno precedente, James Conlon inserisce così una seconda tappa nazionale, per il pubblico del Teatro Verdi in occasione del concerto con l’Orchestra della Rai. Nel clima tenebroso che rivela le prime battute del Canto funebre, rivivono echi della musica russa uniti a un respiro epico di wagneriana derivazione. Un’unica ampia arcata in crescendo capace di unire sorprendenti soluzioni timbriche a travolgenti articolazioni cromatiche che nulla sembrano poter condividere con Feu d’artifice e tantomeno predire l’Uccello di fuoco. Annunciano piuttosto il Notturno iniziale del Concerto di Shostakovich, sebbene composto molti anni più tardi. Se un eccezionale controllo dell’intonazione e la spiccata inclinazione al virtuosismo possono essere considerati i numeri vincenti di Ray Chen, è nel primo movimento che l’esecuzione risente di una conduzione melodica frenata da ripetuti colpi dell’arco, irrigidita da una caratterizzazione timbrica scarsamente duttile, in contrasto alla profondità esecutiva di un’orchestra che ha letteralmente travolto il pubblico con una monumentale esecuzione della Sagra della primavera.

Note: Stravinskij, Funeral Song op. 5 Shostakovich, Concerto n. 1 in la minore op.77 Stravinskij, Le sacre du printemps

Interpreti: Ray Chen

Orchestra: Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai

Direttore: James Conlon

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Piace l’allestimento di McVicar, ottimo il mezzosoprano Lea Desandre

classica

A Bologna l’opera di Verdi in un nuovo allestimento di Jacopo Gassman, al debutto nella regia lirica, con la direzione di Daniel Oren

classica

Napoli: il tenore da Cavalli a Provenzale