Lo struggimento di Abbado
Con Radu Lupu in un memorabile concerto a Lucerna
Recensione
classica
Sparita Hélène Grimaud dal cartellone del 10, 12, 13 agosto, Radu Lupu, suo sostituto di ben altro spessore, ha offerto con Claudio Abbado sul podio una memorabile edizione del "Primo Concerto" di Brahms. Il pianoforte non tanto solista ma come strumento inter pares, quando lo consente la partitura, e l’orchestra sempre protagonista, ora d’impalpabile leggerezza, ora magniloquente eppure chiarissima, quasi con cupe sonorità wagneriane o mahleriane. Come se il direttore avesse voluto far emergere delle similitudini nascoste fra le altre due composizioni in programma: il preludio del "Lohengrin" di Wagner e l’Adagio della "Decima sinfonia" di Mahler. Il pianista rumeno, festeggiatissimo al termine dell’esecuzione, ha offerto come bis un Intermezzo di Brahms, completando così il suo successo personale.
Nella seconda parte della serata Abbado ha diretto il preludio wagneriano portando all’esasperazione lo struggimento degli archi, scegliendo tempi dilatati e passaggi violenti. Sarebbe interessante poter paragonare questa lettura a quella ormai storica del suo "Lohengrin" alla Scala con la regia di Strehler. Brano finale è stato poi l’Adagio mahleriano, con l’attacco in pianissimo delle viole subito dopo il pianissimo dei violini, che avevano concluso il brano di Wagner. Quasi un’impalpabile inanellarsi, senza soluzione di continuità.
L’accoglienza del pubblico è stata quella abituale a Lucerna, applausi interminabili, battiti di piedi, ovazioni. Il 19 agosto altro appuntamento imperdibile: Claudio Abbado tornerà sul podio dell’Orchestra del Festival con la "Sinfonia Haffner" di Mozart e la "Quinta" di Bruckner.
Interpreti: Hélene Grimaud (pf)
Orchestra: LUCERNE FESTIVAL ORCHESTRA
Direttore: Claudio Abbado
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
classica
Trascinante concerto inaugurale della stagione dell’Orchestra della Toscana, con Diego Ceretta e Frank Peter Zimmermann
classica
Dalla Freiburger Barockorchester un’esecuzione di buon livello tecnico ma piuttosto meccanica e uniforme
classica
Andrea Lucchesini per la Società del Quartetto di Milano ha proposto pagine di Schumann, Chopin e una novità assoluta di Vacchi