L'Aida avveniristica della Fura

Il Festival del Centenario all’Arena apre con un nuovo allestimento

Recensione
classica
Ente Lirico Arena di Verona Verona
14 Giugno 2013
L’Arena di Verona festeggia il suo primo secolo di lirica all’aperto e propone un cartellone quasi interamente verdiano, in omaggio al bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, inaugurando la stagione con un nuovo allestimento di Aida. Il 10 agosto del 1913 fu proprio la più esotica delle opere verdiane ad aprire una tradizione di estati in musica nel teatro all’aperto più grande al mondo. L’allestimento fu curato dal giovane architetto veronese Ettore Fagiuoli, un tipudio di sfingi, obelischi, carri da guerra, troni, animali che stupirono gli spettatori trasformando Aida in un vero e proprio kolossal cinematografico dal successo senza precedenti. Per il Festival del Centenario Fondazione Arena ha voluto osare commissionando una nuova Aida a Carlus Pandrissa e Àlex Ollé, menti creative della Fura dels Baus. Nessun obelisco o piramide in scena ma solo simboli dell’antica cultura egizia stilizzati e reinterpretati nella forma e con materiali all’avanguardia. Niente animali vivi, per rispetto, ma solo un elefante e cammelli meccanici. Enormi dune gonfiabili sui gradoni del retro palco che con un abile gioco di luci diventano le dune del deserto. Al centro della scena viene costruita una centrale solare di 22 metri, luce che allude a Ra, dio del sole egizio, ma anche metafora dell’amore autentico e immortale di Aida, che trova il suo completamento al momento del Trionfo quando qualche fischio dalle gradinate accompagna l’ingresso in scena di motorette con l’effige dello scarabeo reale. Sul podio debutta Omer Meir Wellber, che guida con padronanza ed elasticità un cast collaudato in questi ruoli in cui si notano il soprano Hui He, un’Aida lirica e drammatica al momento giusto, e il tenore Fabio Sartori che offre un Radamès fiero e misurato.

Interpreti: Il Re- Roberto Tagliavini Amneris - Giovanna Casolla Aida - Hui He Radamès - Fabio Sartori Ramfis - Adrian Sampetrean Amonasro - Ambrogio Maestri Un messaggero - Carlo Bosi Sacerdotessa - Elena Rossi

Regia: Carlus Padrissa e Àlex Ollé - La Fura dels Baus

Scene: Roland Olbeter

Costumi: Chu Uroz

Corpo di Ballo: Arena di Verona

Coreografo: Valentina Carrasco

Orchestra: Arena di Verona

Direttore: Omer Meir Wellber

Coro: Arena di Verona

Luci: Paolo Mazzon

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

A Colonia il festeggiatissimo concerto dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, terza tappa della tournée in Germania e Repubblica Ceca

classica

Due sinfonie con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai

classica

Parigi: all'Opéra Bastille dirige Fournillier