I Sassi di Matera diventano un'opera

Il recupero della memoria collettiva in un emozionante racconto con musica

Recensione
classica
Viva Verdi Matera
12 Novembre 2010
Benchè il ministro Tremonti sostenga che la cultura non dà da mangiare, la fondazione Zètema di Matera ha commissionato un’opera contemporanea che potrebbe diventare l’animazione costante per i turisti in visita a una delle città simbolo dell’antropologia. “La città di pietra” nasce da un racconto di Dario Carmentano, già autore della “Favola del pane”, dove arte e antropologia raggiungono esisti altissimi attraverso la musica e il teatro. Ambientata nella chiesa di San Pietro Barisano, nei Sassi, un tesoro infinito di bellezza arcaica a più livelli, che due anni fa ospitò Claudio Abbado, l’opera si avvale di sezioni video, musica, azioni sceniche, coreografie di gesti, unita ad una sapiente regia delle luci. Uno spettacolo multimediale, ricco di effetti, anche video speciali alla Méliès (il regista e illusionista francese al tempo dei Lumière) che con pochi mezzi (molto usato qui il principio di “chroma key”) conduce lo spettatore in uno stato di trance che infine esplode nella forma di una tammurriata, con euforico finale. Lo spettacolo è tecnicamente perfetto, avvalendosi delle professionalità dell’équipe del teatro Le-Maillon di Strasburgo. Il suo direttore artistico Geraud Didier e Giorgio Barberio Corsetti realizzano il meglio della loro militanza nel teatro di ricerca da un gruppo di attori materani non professionisti. La prova della riuscita di questa collaborazione tra Matera, Roma e Strasburgo è nella coesione delle bellissime parti musicali, firmate da Gianfranco Tedeschi, da molti anni autore per il teatro di Corsetti, e Loredana Paolicelli, ideatrice dello spettacolo e coordinatrice dell’ensemble strumentale. “La città di pietra” girerà sicuramente per l’Europa, ma la sua magia è soltanto nei Sassi.

Note: Testo: tratto da "Il ponte" di Dario Carmentano Musiche originali: Gianfranco Tedeschi e Loredana Paolicelli Opera visuale in prima mondiale Allestimento in coproduzione con Fondazione Zètema Matera e Fondazione Fattore K Roma, cofinanziato dalla Fondazione per il Sud e inserito nella programmazione culturale del progetto "Il Distretto Culturale dell'Habitat Rupestre della Basilicata"

Interpreti: Nucleo Thèatron Ensemble: Vito Soranno (sax e cl), Biagio Orlandi (sax), Francesco Clemente (vl), Pino Basile (perc), Giovanni Fossanova (chit), Loredana Paolicelli (pf), Antonio Carmentano (cb), Morena Tamborrino (voce), Beatriz Fornabaio (soprano). Attori: Andrea Santantonio, Nadia Casamassima, Marta Manduca, Gennaro Bianchi, Mariana Vizziello, Ada Rondinone, Angelo Roberti

Regia: Giorgio Barberio Corsetti/Geraud Didier

Scene: Simone Ribba

Costumi: Elena Costelian

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