Elektra in primo piano

A Catania la regia di Gabriele Rech porta la scena dietro l'orchestra

Recensione
classica
Teatro Massimo V. Bellini Catania
Richard Strauss
23 Febbraio 2010
Gabriele Rech ribalta la consueta disposizione di orchestra-scena, collocando la seconda nella zona posteriore del palco: il risultato è di grande efficacia ed equilibrio, anzitutto fonico, poiché consegna i colori accesi della partitura (la sua padronanza da parte di Will Humburg ha condotto a un ottimo risultato dell'orchestra) a un flusso continuo e non episodico, e soprattutto perché sposta in primo piano la vocalità tesa e pre-espressionista dei personaggi principali; questi si muovono nella zona anteriore del palco (occasionalmente separata dalla posteriore per mezzo di un diaframma velato) e in un lembo di terra bigio e cinereo, il regno della morte e perciò del fulcro (causa-vittima) del tremendo nefas originario, Agamennone. Con una certa libertà pragmatica, la regista fa agire alcuni personaggi (perlopiù quelli secondari) nei corridoi di platea o nei palchi - con l'eccezione dell'apparizione di Oreste o di altre che appunto posson classificarsi come apparizioni: la gestione delle luci in sala, un po' rigida forse per oggettivi problemi tecnici, è forse l'unico elemento perfettibile in una regia per il resto assai efficace ed espressiva, e meritatamente applaudita a lungo dal pubblico - discretamente numeroso - del Teatro Massimo Bellini assieme agli interpreti, tra cui eccellenti la Klytaemnestra di Gabriele Schnaut, l'Oreste di Stefan Adam, e l'improbo ruolo del titolo sorretto magnificamente da Janice Baird. Bene nel complesso anche Elena Nebera (Crisotemide) e Roman Sadnik (Egisto). Positiva la prova dei solisti del Teatro o del Coro stesso (Salvo Todaro, Graziella Alessi, Mariano Brischetto, Giuseppe Esposito, Francesca Aparo, Piera Bivona, Monica Minarelli, Antonella Fioretti, Manuela Cucuccio), che hanno sostenuto con professionalità i ruoli comprimari.

Note: Nuovo allestimento scenico dell'E.A.R. Teatro Massimo Bellini

Interpreti: KLYTÄEMNESTRA Gabriele Schnaut, Renée Morloc (20, 24, 26) ELEKTRA Janice Baird, Jayne Casselman (20, 24, 26) CHRYSOTHEMIS Elena Nebera, Elizabeth Hagedorn (20, 24, 26) AEGISTH Roman Sadnik OREST Stefan Adam DER PFLEGER DES OREST Salvo Todaro DIE VERTRAUTE Graziella Alessi EIN JUNGER DIENER Mariano Brischetto EIN ALTER DIENER Giuseppe Esposito DIE SCHLEPPTRAGERIN Francesca Aparo DIE AUFSEHERIN Piera Bivona I MAGD Marlene Lichtenberg II MAGD Monica Minarelli III MAGD Antonella Fioretti IV MAGD Vitalija Blinstrubyte V MAGD Manuela Cucuccio

Regia: Gabriele Rech

Scene: Giuseppe Di Iorio

Costumi: Sandra Meurer

Orchestra: Orchestra del Teatro Massimo Bellini

Direttore: Will Humburg

Coro: Coro del Teatro Massimo Bellini

Maestro Coro: Tiziana Carlini

Luci: Giuseppe Di Iorio

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Torino: Frizza sul podio e regia di Maestrini

classica

I poco noti mottetti e i semisconosciuti versetti diretti da Flavio Colusso a Sant’Apollinare, dove Carissimi fu maestro di cappella per quasi mezzo secolo

classica

Arte concert propone l’opera Melancholia di Mikael Karlsson tratta dal film omonimo di Lars von Trier presentata con successo a Stoccolma nello scorso autunno