La Walkiria stupefacente
Trionfo di Domingo-Siegmund a Los Angeles

Recensione
classica
Il "Ring" messo in scena per la prima volta in forma completa dall’Opera di Los Angeles, cala come asso nella manica, per "Die Walküre", Placido Domingo nel ruolo di Siegmund. Il tenore, che del teatro è anche Direttore generale, a quasi settant’anni e a pochi mesi dalla nota operazione, sfoggia una forma fisica e vocale che ha del prodigioso: suono ben fermo, colore bronzeo, acuti sicuri e intonazione perfetta. La presenza scenica poi, anche con un trucco e un costume a dir poco ingombranti, è la meraviglia che da un artista del suo calibro è lecito aspettarsi. Mai un gesto di troppo, ma mai un’occasione sprecata per esprimere il più umano e toccante tra i personaggi del "Ring".
Lo spettacolo di Achim Freyer si svolge interamente su una piattaforma circolare e girevole, al bordo della quale sono sempre presenti tutti i personaggi, o meglio i loro involucri, e dove all’occorrenza possono affastellarsi vari oggetti, come in una giostra da paese delle meraviglie. I molti simboli e i doppi dei protagonisti garantiscono un certo senso di ritualità, che giova in particolare al primo atto e alla sacralità dell’amore di Sigmund e Sieglinde, ma nel prosieguo dell’opera tendono a rivelare un horror vacui non sempre giustificabile. Certo i colori e le luci sono stupefacenti, anche nella loro capacità di identificare personaggi e situazioni. La grande quantità di spade “al neon” poi, permette di creare grafiche luminose di grande effetto.
L’orchestra, guidata da James Conlon, che nel Rheingold privilegiava le trasparenze, arriva qui a una pienezza di suono davvero wagneriana e ammirevolissima, data la poca dimestichezza con questo repertorio. Grande successo per tutto il cast e standing ovation da parte di un pubblico straordinariamente entusiasta.
Interpreti: Placido Domingo, Michelle DeYoung, Eric Halfvarson, Vitalij Kowaljow, Linda Watson, Ekaterina Semenchuk
Regia: Achim Freyer
Scene: Achim Freyer
Costumi: Achim Freyer, Amanda freyer
Orchestra: dell'Opera di Los Angeles
Direttore: James Conlon
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