"On the Town" sbarca allo Châtelet
Celebre per il film, "On the Town" arriva a Parigi. Produzione perfetta che non infiamma.

Recensione
classica
Uscire con la voglia di accennare qualche passo di danza lungo la Senna è uno dei rischi. L’altro è quello di annoiarsi. “On the Town” non decolla. Eppure, avrebbe dovuto funzionare. I cantanti sono bravi, l’orchestra – la Pasdeloup – sa rendere bene lo spirito della partitura sotto la bacchetta di David Charles Abell. Coreografo (Stephen Mear) e regista (Jude Kelly) sono i fedeli eredi di Jerome Robbins. Ma perché allora lo spettacolo s’inceppa ? La debolezza è purtroppo nella musica. Il Bernstein di “On the Town” non è quello di “West Side Story” né quella, pur meno felice, di “Candide”.
Per il film con Frank Sinatra, Jules Munshin e Gene Kelly (1949), solo alcuni brani originali confluirono nelle nuova partitura di Saul Chaplin e Roger Edens. Con questa produzione si ha la possibilità di riscroprire la versione di Bernstein – per chi non avesse ancora ascoltato il bel disco DG diretto dallo stesso compositore –, ma anche di coglierne le crepe: monotonia di toni e ripetizioni di formule.
La partitura è tagliata addosso ai tre interpreti maschili, tutti allo Châtelet eccellenti cantanti, ballerini e attori: Tim Howar (Ozzie), Adam Garcia (Chip) e Joshua Dallas (Gabey). Dominano la scena, affiancandosi alle partner femminili, ineccepibili: Sarah Soetaert (Ivy Smith), Caroline O’Connor (Hildy Esterhazy), Lucy Schaufer (Claire de Loone). La regia è senza dubbio la parte più affascinante dello spettacolo: sa evocare situazioni senza scadere nel descrittivismo. Una vera pagina d’antologia, la scena nella metropolitana di New York: a ben vedere sul palcoscenico ci sono solo un gruppo di persone in piedi, eppure sembra che tutto il treno corra per molti minuti sui binari tra una stazione e l’altra.
Comunque, uno spettacolo comunque gradevole da gustarsi durante le feste.
Interpreti: Tim Howar (Ozzie), Adam Garcia (Chip), Joshua Dallas (Gabey), Sarah Soetaert (Ivy Smith), Caroline O’Connor (Hildy Esterhazy), Lucy Schaufer (Claire de Loone).
Regia: Jude Kelly
Scene: Robert Jones
Costumi: Robert Jones
Coreografo: Stephen Mear
Orchestra: Orchestre Pasdeloup
Direttore: David Charles Abell
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