Suoni d'Armenia

Dal 27 agosto al 6 settembre l'Armenia protagonista a Città di Castello

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Quest'anno è dedicato all'Armenia il Festival delle Nazioni di Città di Castello. Terra di passaggio tra Asia ed Europa, l'Armenia ha una tradizione musicale ricca e antichissima, in cui confluiscono elementi occidentali e orientali. Se il resto del mondo l'ha recentemente scoperta, il merito è soprattutto di Jordi Savall, che non poteva mancare e sarà infatti presente con "Spirito d'Armenia", insieme a Hespèrion XXI e alcuni musicisti armeni (28 agosto). L'inaugurazione avverrà il giorno prima con l'Armenian Philharmonic Orchestra diretta da Eduard Topchjan, che tornerà per il concerto di chiusura, questa volta sul podio dell'Orchestra della Toscana, il 6 settembre: entrambe le volte è al centro del programma il più grande compositore armeno, Aram Kachaìturian. Il 29 Noa - la cantante israeliana di origini yemenite, da sempre attenta alle tematiche del genocidio e della diaspora armena, nominata nel 2001 'artista per la pace' - presenterà il suo ultimo album "Love Medecine". Il 30 musiche della biblioteca di San Gregorio Armeno di Napoli, saranno eseguite dall'Ensemble barocco della Nuova Orchestra Scarlatti. Due prime assolute su testi di peoti italiani e armeni, commissionate dal festival a Filippo Fanò e Vache Sharafyan, configureranno uno spettacolo con la regia di Cosimo Damiano Damato, la voce di Pamela Villoresi l'Ensemble strumentale dell'Orchestra da Camera di Perugia (31 agosto). Il 2 settembre "Marco Polo", viaggio musicale con i testi e la voce di Flavio Albanese, il violino di Ara Malikian e le immagini animate dell'artista russo Gosha Il giorno dopo, in quel gioiello che è l'oratorio di San Crescentino, la Chorale Akn, una delle migliori formazioni corali d'Armenia, porterà l'antica e suggestiva musica liturgica armena. Il giorno dopo ancora è la volta di un nuovo progetto di Mario Brunello, "Voci del silenzio", un racconto musicale sulle origini del Cristianesimo, con musiche che spaziano da Max Reger alla tradizione popolare armena. Lo stesso giorno, in collaborazione con il Centro Studi di San Lazzaro degli Armeni a Venezia, concerto dell'ensemble Umbra Lucis, che incentrerà il suo programma sulla musica curativa di epoche e contesti diversi. Impossibile citare tutto quel che avviene in poco più di una settimana, ma non ci sarà solo musica armena: per esempio, Federico Mondelci ricorderà il bicentenario di Adolphe Sax.
Mauro Mariani

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