Scala: 100 anni di Museo

Una mostra per festeggiare l'anniversario

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Il Museo della Scala celebra il suo centenario con una bella mostra curata da Vittoria Crespi Morbio, nella quale racconta la propria storia ed espone al pubblico alcuni tesori normalmente custoditi nel caveau. Il museo nacque nel 1813 da un'asta parigina, dove era stata messa in vendita la collezione Sambon, che sarebbe finita al Metropolitan di New York se non fosse stata comprata da un gruppo di acquirenti italiani con in testa Vittorio Emanuele III, composto dal duca Uberto Visconti di Modrone, da Arrigo Boito, Giacomo Puccini, Umberto Giordano, Enrico Caruso e alcuni esponenti della borghesia milanese. Al nucleo originario si sono poi aggiunti lasciti successivi, tra i quali la biblioteca di Renato Simoni. Alla biblioteca è annesso l'archivio vero e proprio del teatro, comprendente più di duemila bozzetti, quasi settemila figurini e diecimila lettere di compositori, registi, cantanti, ecc. "1813-2013 Un tesoro centenario", questo il titolo della mostra, ha come pezzo forte il manoscritto della Messa da Requiem di Verdi, ma molti altri cimeli, come manoscritti di Mozart, di Beethoven, una lettera di Wagner a Boito, bozzetti per storici costumi della Tetralogia, ecc. Inoltre documenti video e sonori. Del Requiem verdiano per esempio si possono ascoltare cinque importanti edizioni del dopoguerra, dirette da Giulini, Karajan, Abbado, Muti, Barenboim. E letture registrate di curiosi documenti (la voce è dell'attore Riccardo Peroni), come le ultime volontà di Paganini che lascia i suoi beni al figlio naturale, le clausole imposte da un impresario a Rossini, la richiesta di Berlioz di ottocento tra coristi e orchestrali per il suo Requiem.
Stefano Jacini

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