San Carlo: Purchia sovrintendente

Napoli: restano i contrasti

News
classica
Rosanna Purchia è il nome indicato dal Consiglio di Indirizzo (Maddaloni, Caldoro,Tesauro, De Magistris) al Ministero (MiBACT) per il prossimo mandato di sovrintendente del Teatro di San Carlo, al termine del periodo di commissariamento curato in maniera esemplare da Michele Lignola. Rosanna Purchia era già stata anche considerata dal sindaco di Catania Bianco per la stessa carica del Teatro Bellini, che ora ha voluto rifiutare, dopo aver tenuto tutto e tutti in sospeso dal 23 febbraio. La scelta del cdi è stata espressa con una votazione a maggioranza, quattro voti contro uno: quest'ultimo il voto del sindaco De Magistris, da tempo contrario alla gestione Purchia nello scorso mandato della sovrintendente, per contrasti con sindacati e del suo sì al decreto ValoreCultura. Esplicitamente contrario a questa candidatura, come il sindaco di Napoli, è stato il presidente dell'associazione Italia Nostra, Guido Donatone. Il presidente di questo sodalizio ha chiesto da anni verifiche, spiegazioni sulla conduzione dei lavori di restauro del teatro che ne hanno modificato l'acustica, parimenti si è espresso più volte il maestro Roberto De Simone. Opposto in proposito il parere del maestro Riccardo Muti. I quotidiani cittadini hanno dato spazio a questa parte del dibattito intorno al San Carlo connesso certamente alla complessiva gestione del teatro. Prima di questo esito, la stampa locale ha anche ospitato numerose prese di posizione contro e a favore di alcune delle quaranta candidature espresse prima e dopo il bando di interesse del 2 marzo: il giallo della raccomandazione indirizzata da Placido Domingo al sindaco in favore di Sergio Rendine poi fortunatamente smentita, la presenza di un folto gruppo di ex sovrintendenti di altri teatri lirici italiani, diversi operatori e giornalisti napoletani, finanche l'attuale direttrice del Conservatorio cittadino. Certamente il teatro dall'insediamento del nuovo cdi aveva necessità di una immediata definizione del suo organigramma di vertice completo in tutte le sue funzioni. A questa urgenza hanno sollecitamente risposto i quattro consiglieri che con prontezza hanno indicato il nome del prossimo general manager, all'ennesima presa di tempo del sindaco. In attesa della ratifica ministeriale, tutti gli appassionati che sono il vero senso della vita del teatro, unitamente agli addetti ai lavori, concentrano le loro aspettative sulla nomina del direttore artistico, si vocifera possa essere Paolo Pinamonti, e del direttore musicale, che sono artefici veri e propri del buon funzionamento di un ente musicale, oltre il managment. Proprio gli eccellenti risultati di recente ottenuti sotto la guida di Zubin Mehta dai complessi del teatro sono stati motivo di grande soddisfazione, già oggi motivo di rimpianto ed attesa perché si rinnovi il raggiungimento di altri tali esiti artistici.

s.m.

Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche

classica

 Festival Toscanini 2024 dal 4 giugno all’11 luglio.

News in collaborazione con Fondazione Arturo Toscanini
classica

In programma cento spettacoli da settembre a novembre