Patrimonio Opera

Per promuovere la candidatura Unesco

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L'opera lirica italiana è uno degli elementi più rappresentativi dell'identità culturale del nostro paese, lo ha unificato molto tempo prima che l'Italia fosse realizzata politicamente, e lo rappresenta ancor oggi in ambito internazionale. Questo uno dei motivi per cui l'associazione dei Cantori Professionisti d'Italia (CPI) si è fatta promotrice, presso l'Unesco, della candidatura, dell'Opera Lirica Italiana a Patrimonio Immateriale dell'Umanità. Nella conferenza di presentazione che si è svolta nella Sala Accademica del Conservatorio "Santa Cecilia" di Roma, vari sono stati gli interventi a sostegno di questa candidatura, preceduti da due video nei quali, rispettivamente Dario Fo e Zubin Mehta, hanno espresso la loro opinione favorevole non solo alla candidatura stessa ma anche alla valorizzazione del repertorio lirico italiano. Stefania Baldinotti, del MiBACT, nell'illustrare il proprio lavoro di sostegno istituzionale alla candidatura, ha sottolineato come la stessa abbia addirittura tutti i requisiti, tra quelli che l'Unesco richiede, anche parzialmente, per essere riconosciuto come Bene Immateriale. A sostegno di questa candidatura ha chiamato a raccolta tutti i teatri e soprattutto il pubblico, che deve poter far sentire la propria voce perché l'opera lirica riesca a raggiungere questo traguardo. Tra gli altri interventi, da segnalare quello di Alessandra Broccolini, antropologa presso l'Università "La Sapienza" di Roma, che ha ricordato come l'auspicata iscrizione alla lista Unesco, per quanto riguarda il Patrimonio Immateriale, non vada intesa come un premio bensì come un punto di partenza di un percorso. E' un modo per far sì che gli stati nazionali e le comunità detentrici di un bene si prendano cura dello stesso in maniera adeguata. La candidatura pertanto sembra rappresentare proprio una scommessa: in gioco c'è il sostegno a tutto quel complesso di persone, realtà e istituzioni grazie alle quali l'Opera Lirica Italiana continua a vivere e a portare nel mondo il nome del nostro paese.

Giorgio Cerasoli

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