L'eclettismo di RomaEuropa Festival

Da Brunello a Baricco, da Pappano a Tristano

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RomaEuropa, che a buon diritto si autodefinisce il festival più eclettico e cosmopolita d'Italia, andrà quest'anno dal 20 settembre al 2 dicembre. Il suo titolo è una domanda: "Where are we now?", perché interrogarsi, come ha detto il direttore artistico Fabrizio Gifasi, "è la scelta più consona alla condizione che stiamo vivendo". Ogni spettacolo vuole dunque essere una domanda, non una risposta, e anche trovare i propri spettacoli nel programma crea molti dubbi e pone molte domande. Una, la prima, la più semplice e anche la più superficiale e lontana dallo spirito di REf17, è: "Ma questo spettacolo è teatro, danza, musica o cosa altro?". Le carte vengono sempre mescolate e rimescolate e ne nascono incroci sempre diversi tra le varie arti performative.

Però, andando a caccia di musica, si trovano spettacoli in cui la percentuale di musica è più alta. Per esempio, l'opera "Re Ruggero" di Szymanowski, rappresentata in forma semiscenica in collaborazione con Santa Cecilia, con Antonio Pappano sul podio: anche qui la firma di RomaEuropa è subito riconoscibile nel progetto visivo di regia in presa diretta e proiezioni video realizzato dal duo MASDEBO. Similmente i "Madrigali guerrieri" del Libro Ottavo di Monteverdi avranno un'esecuzione tradizionale affidata all'Ensemble Arte Musica e la messa in scena contemporanea della compagnia Muta Imago.

Procedendo verso progetti sempre più particolari, il Coro di Smarphones degli studenti di un liceo romano si unirà all'Orchestra Sinfonica Abruzzese diretta da Gabriele Bonolis nell'"opera partecipativa" di Bernard Cavanna "Greek Bagatelles", che rielabora frammenti della Nona di Beethoven. La Sinfonica Abruzzese ritornerà per il progetto "De Rerum Natura": Roberto Herlitzka ha dedicato gran parte della propria esistenza a tradurre in terzine dantesche il poema di Lucrezio e ora quattro compositori - Matteo D'Amico, Lamberto Macchi, Enrico Marocchini e Ivan Vandor - hanno aggiunto la musica. È un melologo - ma l'argomento e quindi al realizzazione sono ben diversi - anche quello che l'attrice Lisa Ferlazza Natoli e il compositore e percussionista Gianluca Ruggeri costruiranno su testi di rivoluzionari, poeti e gente comune, che fecero o subirono la Rivoluzione d'Ottobre, commentati da immagini dell'epoca. "Pacific Palisades" mette insieme la scrittura di Dario Voltolini, la suggestione oratoria e narrativa di Alessandro Baricco e i percorsi musicali di Nicola Tescari. Un altro incontro tra parole e musica è #Antropocene di Marco Paolini, con la musica di Mauro Montalbetti e con Mario Brunello violoncellista/direttore d'orchestra: un viaggio tra artifici e tecnologie umane. che ormai pervadono il mondo e generano nostalgia di una semplicità naturale, che assume caratteri di mito. Al contrario, è un mito del mondo tecnologico e più precisamente della musica techno il protagonista di "A symphony of Techno": parliamo di Carl Craig, che ha l'ambizioso intento di tradurre nel linguaggio sinfonico le sue tracce. Insieme a Craig stesso suoneranno la star della tastiera Francesco Tristano (nella foto, il nome non inganni: è lussemburghese) e Les Siècles Orchestra. Qui il programma completo: RomaEuropa

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