La stagione della IUC

Presentato a Roma il cartellone 2017-18: apertura con le Lamentazioni di Colonna

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Con la stagione 2017-18, presentata presso la Sala del Senato Accademico presso il Rettorato dell’Università “La Sapienza” di Roma, l’Istituzione Universitaria dei Concerti conferma la propria linea artistica volta a proporre appuntamenti particolarmente differenziati nel carattere e nel genere musicale. Muovendosi con estrema libertà tra epoche diverse, il cartellone si aprirà con un appuntamento di particolare pregio, sabato 14 ottobre, protagonista Anna Caterina Antonacci, la quale insieme all’Accademia degli Astrusi proporrà in prima esecuzione moderna due Lamentazioni di Giovanni Paolo Colonna, che fu maestro di cappella in San Petronio a Bologna, insieme ad alcune pagine dall’Armide di Lully e al famoso Combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi.

La serie dei tradizionali appuntamenti del martedì sera sarà invece inaugurata il 17 ottobre, con un concerto completamente diverso, realizzato dai percussionisti di Ars Ludi e dagli interpreti vocali del Ready Made Ensemble. Diretti da Marcello Panni eseguiranno, tra l’altro, Les Noces di Stravinskij in una revisione in lingua garganica realizzata da Roberto De Simone, insieme alla prima esecuzione assoluta di Nessun luogo è lontano di Marcello Filotei.

Scorrendo gli altri eventi della nuova stagione, tanti sono gli appuntamenti di spicco, grazie ai quali è garantita una ampia varietà all’interno del tradizionale repertorio classico. Ecco dunque, il 24 ottobre, un originale progetto di rilettura di Die Zauberflöte, con l’effervescente Elio nei panni di narratore e baritono, insieme al soprano Julia Bauer e agli strumentisti dell’Ensemble Berlin, ma anche l’omaggio Giya Kancheli, il 5 dicembre, con la presenza del pianista Alessandro Stella e del mezzosoprano georgiano Nino Surguladze.

Tra i concerti previsti nel 2018, merita di essere segnalato l’eccezionale duo formato dal violoncellista inglese Steven Isserlis e dal pianista finlandese Olli Mustonen (il 16 gennaio) che proporrà un programma incentrato su Schumann, ma nel quale si inseriranno anche due compositori russi del Novecento, Kabalevskij e Prokof’ev. Non meno interessante l’appuntamento col Quartetto Borodin (il 3 marzo), che ritorna a Roma dopo diversi anni (con brani di Schubert, Ciajkovskij e, immancabilmente, di Borodin), come pure quello che vedrà protagonista Manuel Barreco (il 21 aprile), uno dei più grandi virtuosi della chitarra, alle prese con un programma che spazierà dal Cinquecento al Novecento. Non mancano i concerti meno tradizionali, grazie ai quali l’Istituzione Universitaria dei Concerti apre, per esempio, le porte al jazz e alle tradizioni musicali extraeuropee. Come quello che vedrà il Signum Saxophone Quartet (martedì 10 aprile) proporre un originale accostamento tra la musica classica e il jazz, spaziando da Bach e Haydn fino a Ginastera, Piazzola e Chick Corea. Informazioni dettagliate su tutta la ricca stagione sono disponibili sul sito www.concertiiuc.it.

(Giorgio Cerasoli)

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