La Scala per Toscanini

Una mostra e un concerto per i 150 anni dalla nascita

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Per celebrare i 150 anni della nascita di Toscanini, il 25 marzo alla Scala Riccardo Chailly dirigerà un concerto straordinario alla presenza del capo dello Stato. In programma la Settima di Beethoven, e di Verdi lo Stabat Mater, il Te Deum dai Quattro Pezzi Sacri e l’Inno delle Nazioni per ricordare l’impegno umanitario che sempre ispirò Verdi e Toscanini.

Un brano tra l'altro che, proprio per la bacchetta di Toscanini, compare in un filmato alla mostra a lui dedicata dal Museo terale della Scala, a cura di Harvey Sachs e Franco Pulcini, con un'ampia documentazione fotografica e sonora. È consigliabile prima d'iniziare la visita di andare subito a sedersi davanti allo schermo che trasmette il documentario di Sachs sul Maestro, per ottenerene delle utili coordinate. Poi si possono ripercorrere gli anni della sua presenza nel teatro milanese, la prima volta nell'autunno del 1886 quando a diciannove anni vi entrò per accompagnare al pianoforte due audizioni di cantanti (nello stesso anno divenne violoncellista dell'orchestra), l'ultima nel febbraio del 1955 quando assistette in sala alle prove di Porgy and Bess. A parte il mitico impulso innovativo quale domatore da podio negli anni Venti, Toscanini riuscì anche ad arginare i capricci dei cantanti che erano all'ordine del giorno, fece creare la buca per l'orchestra originariamente sistemata al livello della platea e contribuì a togliere i diritti di proprietà ai palchettisti, che in passato non aprivano i cordoni della borsa creando infiniti problemi di gestione. Fu merito suo se la Scala poté trasformarsi in Ente Autonomo. Ciò detto, la mostra ripercorre attraverso i manifesti le pietre miliari del Maestro a Milano, una per tutte basti citare l'edizione del Tristan und Isolde del 1923 con la scenografia di Appia, che segnò un punto di svolta nella storia della regia d'opera. Quanto ai documenti sonori, va segnalato lo stand della registrazione delle prove di Traviata, con la voce chioccia di Toscanini che canta sull'orchestra. E poi le fotografie di glorie passate, come quella con lui in platea a fianco di Victor de Sabata, Antonino Votto e Maria Callas in occasione della Vestale di Spontini che apriva la stagione 1954-55. Insomma è una visita che impegna molto la fantasia e invita a molti approfondimenti, dei quali purtroppo è un po' carente.

Per chi poi volesse completare il ricordo del Maestro, gli Amici del Cimitero Monumentale organizzano, sempre il 25 marzo (ore14,30) una passeggiata che partirà dall'edicola di famiglia per raggiungere le tombe di personaggi legati a Toscanini come Enrico Polo, Antonio Bernocchi, Rosina Storchio, Juanita Caracciolo, Arrigo Boito, Ernesto Cavallini e due sindaci importanti per il Maestro e la Scala, Emilio Caldara e Antonio Greppi. Per l'occasione Salvatore Cocciro eseguirà l'assolo del clarinetto della Forza del destino che Verdi scrisse per Ernesto Cavallini.

Stefano Jacini

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