La Fucina di Arte Sella

Il 2 giugno apertura con Piazzolla

News
classica
Pablo Ziegler
Pablo Ziegler

Con l’arrivo dell’estate riapre la Fucina musicale di Arte Sella (Trentino), che riduce quest’anno gli appuntamenti a due date (l’apertura con la Fucina Verde a giugno e la chiusura con la Fucina Bianca in dicembre) ed accoglie l’evento conclusivo dei Suoni delle Dolomiti. 

La manifestazione, seguendo l’estro del direttore artistico Mario Brunello, presenta un primo concerto dedicato alla musica di Artor Piazzolla (2 giugno, Malga Costa, due repliche: ore 14 e ore 17) attraverso l’incontro di artisti di calibro internazionale, come il saxofonista Marco Albonetti, presente con il suo Trio, assieme al il pianista argentino Pablo Ziegler, vincitore del recente Latin Grammy Award e dell’Echo Klassik Award per le sue incisioni discografiche e storico pianista di Astor Piazzolla. 

Il 31 agosto (Malga Costa, ore 17) Arte Sella ospita un progetto speciale dei Suoni delle Dolomiti per ricordare il centenario della Grande Guerra. Da un’idea di Mario Brunello e Alessandro Baricco, la voce recitante di Neri Marcorè e una decina di musicisti (musiche di Nouri Iskandar, Arisha Samsamina e un inedito di Giovanni Sollima) propongono di ricercare nella musica una forma di resistenza e protesta contro la guerra. 

La Fucina Bianca chiuderà quest’edizione il 29 dicembre, sempre con due appuntamenti nella stessa giornata, alle ore 14.00 e alle ore 17.00. Protagonisti saranno le voci del Coro Valsella assieme al clarinettista Gabriele Mirabassi, alla cantante Cristina Renzetti, al chitarrista Roberto Taufic e all’immancabile violoncello di Brunello. 

Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche

classica

Dal 19 agosto al 6 settembre un viaggio musicale da Bach ad Arvo Pärt

classica

Fino al 3 agosto torna il Virtuoso&Belcanto Festival con oltre 40 appuntamenti a Lucca e non solo

classica

Come sempre ricca la programmazione del Centro di Musica Romantica francese della prossima stagione costruita attorno alle figure di Hervé e Louise Farrenc