Il Flauto suona in 3D

Al Comunale di Bologna dal 16 maggio

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La bottega d'arte Fanny&Alexander vuole tentare un esperimento di regia per il titolo mozartiano in scena al Teatro Comunale di Bologna dal 16 al 24 maggio: verrà chiesto al pubblico di ricalcare - secondo le parole del sovrintendente Nicola Sani - quella «gestualità antica dell'avvicinare al viso il binocolo da teatro, per guardare con una prospettiva attuale e moderna». In risposta all'urgenza di apertura del mondo operistico a nuovi linguaggi artistici, i registi faranno entrare per la prima volta in un allestimento d'opera le tecniche cinematografiche del 3D. Non sarà quindi la sola musica a pervadere lo spazio, ma lo saranno anche le proiezioni tridimensionali realizzate in collaborazione con ZAPRUDERfilmmakersgroup, chimere volte al superamento virtuale della quarta parete, per raggiungere in un'esperienza quasi fisica gli spettatori, non come scenografia d'effetto, ma come un vero e proprio strumento di dialogo. Chiara Lagani (di Fanny&Alexander) preannuncia infatti che le decodificazioni dello spettacolo si moltiplicheranno almeno su tre livelli, uno dei quali coinvolgerà direttamente il pubblico: in quanto «comunità provvisoria legata all'evento musicale in corso» sarà tenuto a fare una scelta attiva, ovvero se aderire oppure no al nuovo linguaggio proposto (decidendo se indossare o meno gli appositi occhialini). L'interpretazione porrà l'accento anche sull'Eros, inteso in senso classico come "motore di conoscenza", al senso di appartenenza familiare, alla tenerezza e all'affetto; all'esegesi musicale, promette il direttore Mariotti, sarà riservata una lettura piena di stupore.

Valentina Anzani

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