I migliori della stagione secondo Opernwelt

A Stoccarda il miglior teatro lirico della scorsa stagione

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Puntuale come ogni anno arrivano le pagelle dell’edizione annuale di “Opernwelt” compilate sulla base delle preferenze espresse da 50 critici musicali internazionali (ma prevalentemente di lingua tedesca). Miglior teatro lirico della scorsa stagione è l’Opera di Stoccarda, che sotto la gestione del regista e drammaturgo svizzero Jossi Wieler, alla sua penultima stagione, ritrova il lustro della gestione di Klaus Zehelein, premiata per ben sette edizioni. Fra gli allestimenti, il migliore è risultato “Donnerstag” dal ciclo “Licht” di Karlheinz Stockhausen visto a Basilea nella scorsa stagione (una ripresa è in cartellone in questi giorni), con la direzione di Titus Engel e la regia di Lydia Steiner. Prodotta dal teatro di Freiburg, “I gioielli della Madonna” di Ermanno Wolf Ferrari con la direzione di Fabrice Bollon e la regia di Kirsten Harms è la migliore riscoperta, mentre il riconoscimento per la migliore novità della scorsa stagione è andato all’opera “Koma” di Georg Friedrich Haas coprodotta dal Festival SWR di Schwetzingen e lo Staatstheater di Darmstadt. Fra i ruoli tecnici, Barrie Kosky, da varie stagioni sovrintendente della berlinese Komische Oper, si impone come migliore regista per i suoi “Macbeth” di Zurigo e “Saul” di Glyndebourne, mentre Anna Viebrock vince fra scenografi e costumisti per i suoi “I puritani” di Stoccarda e “Il viaggio a Reims” di Zurigo. Nelle categorie musicali, sotto la guida di Kirill Petrenko ancora una volta si impone l’orchestra dell’Opera di Stato Bavarese (è la quinta dal 2009), mentre il miglior coro è quello dell’Opera di Amsterdam. Spuntandola su Petrenko e Mariss Jansons, Teodor Currentzis viene indicato come miglior direttore, soprattutto per la sua prova nel “Macbeth” di Zurigo. Fra i cantanti, Christian Gerhaher è il migliore per la sua interpretazione come protagonista del “Wozzeck” ancora a Zurigo, e il soprano franco-danese Elsa Dreisig è stata indicata come migliore promessa del canto. Nell’editoria, il miglior cd è l’ “Aida” (Warner Classics) registrata nell’Auditorium Parco della Musica di Roma dai complessi dell’Accademia di Santa Cecilia diretti da Antonio Pappano con Anja Harteros e Jonas Kaufmann, e il miglior libro “Richard Wagner – Inszenierung eines Lebens” di Ulrich Drüner (Blessing Verlag). Come sempre, non manca il “miglior scandalo” della scorsa stagione: una maggioranza dei critici ha assegnato il non ambito riconoscimento alla caotica gestione dei lavori di risanamento di numerosi spazi destinati alla musica in Germania con conseguenze negative sulle spese e sui tempi di realizzazione delle opere (fra le situazioni più critiche la Staatsoper Unter den Linden di Berlino e l’Opera di Colonia, per la quale non viene nemmeno indicata una data per la riapertura nonostante i lavori proseguono da parecchi anni).

Stefano Nardelli

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