Filarmonica: apre Barenboim

Milano: inaugurazione il 7 novembre

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Trentacinque anni suonati quelli della Filamonica della Scala, che il 7 novembre inaugura la stagione 2016/17 col ritorno di Daniel Barenboim sul podio insieme con Marta Argerich (per la seconda volta con la Filarmonica dopo il concerto in piazza del Duomo previsto per il 12 giugno di quest'anno): in programma il Primo concerto per pianoforte di Beethoven e la Settima di Bruckner. E chiude la stagione il 22 maggio dell'anno prossimo con Myung-Wun Chung e Mario Brunello, per il Secondo concerto per violoncello di Dvořák e la Quinta di Beethoven. Altre nove serate tra i due estremi. Un esordio sul podio milanese del giovane Andrés Orozco-Estrada, direttore stabile all'Opera di Francoforte, che già conosce l'orchestra per averla seguita in tournée tre anni fa in sostituzione di Dudamel. E con lui un'altra esordiente, Patricia Kopatchinskaja, impegnata nel Concerto per violino di Ligeti, preceduto dalle Danze di Galànta di Kodàly e seguito dalla Nona di Dvořák. Importanti naturalmente le due presenze di Riccardo Chailly. Il 30 gennaio prossimo in un'interessante commistione classica-jazz, con la Suite for Jazz Orchestra n. 1 di Šostakovič e il Concerto per pianoforte di Boccadoro, solista Beatrice Rana, novità assoluta sponsorizzata da Francesco Micheli; nella seconda parte della serata la magniloquente Dodicesima di Šostakovič. Chailly torna poi il 6 marzo per La Settima e l'Imperatore di Beethoven, solista Maurizio Pollini, concerto che negli ultimi quindici anni è stato l'occasione di ripetute collaborazioni fra i due. In cartellone anche altri direttori da tempo amici della Filarmonica, a febbraio Valery Gergiev con un brano per solista da definire e Quadri di un' esposizione di Musorgkij; sempre a febbraio Fabio Luisi con l'esordiente Alessandro Taverna per il Secondo concerto per pianoforte di Liszt, abbinato a Don Juan e Ein Heldenleben di R. Strauss. E poi Daniele Gatti in aprile con Mathis der Maler di Hindemith e la Symphonie fantastiche di Berlioz; Peter Eötvös sul podio con la sua novità, Alle vittime senza nome 2016, commissionatagli dalla Filarmonica e dalle orchestre Rai, Santa Cecilia, Maggio Fiorentino, insieme con la Petite Musique Solemnelle di Kurtág in memoria di Pierre Boulez e il Mandarino Meraviglioso di Bartók. Mentre Daniel Harding a maggio dirigerà la Swedish Radio Symphony Orchestra, ospite della Filarmonica, nella Prima di Brahms, preceduta da brani di Dvořák, Chausson e Ravel. Altra ospitalità è quella per Spira Mirabilis, organico nato dieci anni fa che persegue meticolosamente l'impegno di suonare senza direttore, a costo di lunghe prove e appassionate discussioni fra i musicisti, che per l'occasione eseguiranno a settembre la Terza di Beethoven. I vari concerti saranno, come di norma, preceduti la sera prima dalle prove aperte a prezzo ridotto e a fini benefici.

S. J.

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