Dai Momix a Baudelaire

La nuova stagione dell'Accademia Filarmonica Romana

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Alla presentazione del programma dell’Accademia Filarmonica Romana per il 2017/2018, il presidente Paolo Baratta ha sottolineato come, superata ormai l’idea delle grandi stagioni concertistiche di stampo tradizionale, la proposta per quest’anno faccia letteralmente saltare in aria qualsiasi schema del passato. Da questa benefica esplosione ricadono tanti brandelli che si vanno a posare nei giardini della Filarmonica, pronti per essere curati e coltivati con l’obiettivo di offrire dei nuovi frutti al pubblico romano, prestando peraltro massima attenzione alla collaborazione con altre istituzioni musicali e culturali in genere.

Passando alla descrizione degli eventi in programma, il direttore artistico Matteo D’Amico si è soffermato innanzitutto sui due grandi appuntamenti che aprono la serie al Teatro Olimpico, ovvero il ritorno dei Momix (nella foto, dal 17 ottobre al 5 novembre), con uno spettacolo che, insieme ad alcuni nuovi quadri, ripropone le già suggestive coreografie che Moses Pendleton ha saputo creare nel corso degli anni, e la nuova produzione dell’Orchestra di Piazza Vittorio (dal 9 al 26 novembre). Per l’occasione la formazione di Mario Tronco ha offerto ai presenti un piccolo ma suggestivo assaggio del loro nuovo “Don Giovanni”, con cui gli artisti dell’Orchestra si proporranno al pubblico romano sottolineando ancora una volta la forza espressiva e trasgressiva che il personaggio mozartiano possiede. Sarà la voce di Petra Magoni a interpretare in chiave androgina il ruolo del protagonista, la cui vicenda sarà ambientata in una sorta di immaginario Cotton Club degli anni ’20, mentre Omar Lopez Valle sarà un Leporello che a molti ricorderà l’indimenticabile Louis Armstrong.

Tra quelli previsti ancora al Teatro Olimpico, quelli che avranno luogo al Teatro Argentina e infine quelli che si svolgeranno nella Sala Casella, la nuova stagione della Filarmonica – avvicinandosi sempre di più quel 2021 che segnerà il bicentenario dalla sua fondazione – si dipana con una ampia serie di appuntamenti estremamente variegata, secondo una regia che starà al pubblico della Capitale valutare: dall’attesissimo ritorno di Maxim Vengerov, lo straordinario violinista russo assente dal palcoscenici romani da molti anni, alle proposte jazz di Enrico Pierannunzi, dalla seconda parte del percorso dedicato alle sonate di Beethoven e affidato a una prestigiosa serie di giovani interpreti italiani, al nuovo progetto che vedrà la lettura integrale de I fiori del male di Baudelaire associata all’esecuzione delle musiche pianistiche di quegli autori che il poeta francese apprezzava maggiormente e che sarà realizzato rispettivamente da Nicola Muschitello e Roberto Prosseda. Da ricordare anche il non secondario ruolo che vedrà protagonista la musica d’oggi, innanzitutto grazie all’appuntamento per festeggiare i novant’anni di György Kurtág, ma anche attraverso la terza edizione di Assoli, concerti che avranno luogo nelle due Sale di cui dispone la sede della Filarmonica in Via Flaminia e che saranno proposti dai giovani solisti di Imago Sonora, ensemble in residenza per la musica contemporanea. Tutto le informazioni sono disponibili su: www.filarmonicaromana.org

Giorgio Cerasoli

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