Riscoprire la musica di Giovanni Croce

La policoralità della scuola rinascimentale veneziana in un disco dei giovani ensemble Concerto Scirocco e Voces Suaves 

Voces Suaves Concerto Scirocco Croce
Voces Suaves (foto di Bertrand Pichene)
Disco
classica
Voces Suaves e Concerto Scirocco
Croce. Mottetti & Sacrae Cantiones
Arcana
2017

Anche se meno noto dei Gabrieli, Giovanni Croce (ca. 1557-1609) ha occupato un posto importante nella storia musicale della Serenissima, sia per la varietà e la quantità delle sue musiche, che per la definizione di quello stile policorale che era il vanto della basilica ducale. La sua produzione madrigalistica fu particolarmente apprezzata da Thomas Morley e le sue musiche sacre vennero stampate più volte contribuendo ad arricchire la fama e il prestigio della scuola veneziana. Entrato a far parte della schiera dei cantori della cappella marciana come “putto soprano”, fu istruito dal suo maestro Gioseffo Zarlino, e più tardi divenne a sua volta vicemaestro e poi maestro di cappella di San Marco, come indicato nelle due raccolte da cui provengono le nove composizioni del musico chiozzotto presenti in questo disco.

Sia i Motetti a otto voci stampati nel 1594 che le Sacrae Cantiones del 1601 risaltano per la loro felice eufonia, amplificata dalla bella acustica della Basilica palatina di Santa Barbara di Mantova nella quale sono stati registrati. A questo proposito Francesco Saverio Pedrini, direttore dell’ensemble Voces Suaves, ha sottolineato la peculiarità di questa scelta dovuta alle straordinarie proprietà acustiche della chiesa del Palazzo Ducale mantovano – anche se storicamente questa musica venne concepita per essere eseguita nelle navate della basilica di San Marco a Venezia – e nelle note del libretto ha indicato anche la disposizione degli strumenti e dei cori spezzati per ciascun brano registrato.

Il risultato è molto interessante per la chiarezza, la trasparenza e la definizione dei dettagli sonori sia sul piano della polifonia vocale che su quello dei timbri degli strumenti storici suonati dall’ensemble Concerto Scirocco diretto da Giulia Genini. La presenza dell’organo Antegnani del 1565 è un ulteriore elemento che conferisce lustro a questo disco nel quale mottetti e canzoni sacre di Croce, “Commodi per le Voci, e per cantar con ogni Stromento”, sono alternati a musiche strumentali di altri maestri attivi a Venezia, come Picchi, Bell’haver, Guami, e Andrea e Giovanni Gabrieli.
 

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