Giancarlo Paglialunga, il Tamburu delle Puglie

Un disco antologico racconta il tamburello di Canzoniere Grecanico Salentino, Bandadriatica e Salentorkestra

Paglialunga, Tamburu
Disco
world
Giancarlo Paglialunga
Tamburu
Squi[libri]
2017

Scrive la grande penna del campano Erri de Luca: «il Canzoniere Grecanico Salentino è energia geotermica del Mediterraneo». Definizione perfetta, al solito. E se c'è energia, in musica, nel Mediterraneo (o meglio, nei molti Mediterranei che concorrono da ogni sponda a delineare tratti di civiltà musicale simili, ma non identici), da qualche parte deve battere un tamburo.

Nel Mediterraneo il tamburo che batte è spesso un tamburo a cornice. Arricchito a volte da sonagli che contribuiscono ad aggiungere frizzanti fruscii di risonanza, a volte grande come un sole che irradia onde percussive gravi come la voce di un toro, a volte piccolo e ficcante, nel battito, a incalzare energie residue di corpi che si disidratano nella danza. Giancarlo Paglialunga è nato a Galatina, nel '75, nel cuore delle “terre del rimorso” che ci hanno rimandato impressionati testimonianze di iatromusica, musica per curare un morso di ragno apparente, e innumerevoli crisi personal e sociali nascoste. È stato allievo di Salvatora Marzo, una delle signore del ritmo che Ernesto De Martino ha messo nel piccolo pantheon laico della taranta. 

Di lì è partito, incrociando il proprio percorso di magnifico percussionista con la maggior parte delle realtà pugliesi che hanno saputo farsi carico di una tradizione tanto imponente quanto difficile, nella declinazione in una modernità sfuggente e troppo spesso aperta alle lusinghe di mercato. Questo cd è un tributo antologico che segnala nel percorso quasi ventennale di Paglialunga una serie di episodi che fanno da marcatori simbolici di un percorso tutto coerente. Dunque si parte nel 2000 dei Dakkamé, si passa per il gruppo di Uccio Alloisi, ci si infervora tra Puglia e Balcani con la Bandadiatrica del 2007, si sforano gentili ed assertive temperature femminili infervorate con Enza Pagliara, si passa per la Salentorkestra del 2008, ci si rifocilla alla stazione necessaria celebrata da Erri De Luca, il Canzoniere Grecanico Salentino cui sono riservate tre tracce. 

Gli ultimi due episodi fanno luce sull’apporto di Paglialunga nel 2017 a Tradizionale Salentina Dop, e all'impetuoso Arneo Tambourine Project. Se ne esce frastornati e quasi esausti, ma con una sensazione di presenza viva che è decisivo: è in antologie ben compilate come questa che si capisce da dove si viene, che tratto si sta percorrendo, e forse anche un po' delle strade che ci riserverà il futuro.

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