B&B per Thielemann

Alla Scala con la Staatskapelle di Dresda

Recensione
classica
Dopo nove anni è tornato alla Scala Thielemann e ha dato prova di quanta flessibilità possa vantare la Staatskapelle di Dresda nell'affrontare nella stessa serata Beethoven e Bruckner. Del primo ha eseguito con Rudolf Buchbinder solista il Primo concerto per pianoforte; nonostante l'imponente organico (ridotto di pochi archi) l'impatto sonoro è stato squisitamente mozartiano, come se il direttore ne avesse voluto fare un'interpretazione cameristica, intima. Buchbinder ha dimostrato una precisione assoluta in perfetto accordo con un'orchestra cristallina, trasparente e l'esito non poteva che essere di assoluta limpidezza. Ma anche di freddezza e di distacco. Esecuzione da ammirare senza remore, ma poco emozionante se ne mettiamo da parte l'eccellenza. In chiusura di serata la Prima di Bruckner e in questo caso si rimane strabiliati da come la Staatskapelle di Dresda riesca a far coesistere leggerezza in certi passaggi ed enfasi controllatissima. Il compositore austriaco è veramente nelle corde del direttore e della sua orchestra.

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

A Baden-Baden apertura in grande stile del Festival di Pasqua con l’opera di Richard Strauss con i Berliner Philharmoniker diretti da Kirill Petrenko

classica

Eseguita per la prima volta in Italia la Sinfonia dedicata a quei tragici giorni del 1944 dall’americano William Schuman

classica

Bologna: Singolare dittico per la lettura registica di Daniele Abbado