I minuti perfetti di Franco Battiato

Al Torino Film Festival e l'11 dicembre nei cinema un documentario sapiente

Recensione
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Il documentario che Giuseppe Pollicelli e Mario Tani hanno dedicato alla biografia e alla sapienza di Franco Battiato (Temporary Road. (Una) vita di Franco Battiato) e presentato al Torino Film Festival sono settanta minuti che con equilibrio di devozione e informazione ci raccontano il racconto che quest'uomo ci fa di sé: il distacco dalla Sicilia, l’arrivo a Milano, la depressione e la miseria, le prime canzoni melodiche un poco pacchiane, la stagione elettronica, le interminabili improvvisazioni nel mezzo delle Woodstock italiane («erano veramente cose inascoltabili, mi vergogno!»), il riconoscimento mondiale di questo Stockhausen italiano, sino alle prime fenomenali canzoncine intellettuali degli anni Ottanta (“L’era del cinghiale bianco”), alla meditazione, ai maestri indiani letti, al metodo Gurdjieff praticano sette anni, il sufismo, il buddhismo studiati, eccetera.
Franco Battiato, in un albergo milanese, o nella sua casa di Milo sulle pendici dell’Etna, vicino ai suoi fiori, parla. Le sue parole sono quelle di un maestro che non ha creato una sua setta. Che non vuole proseliti. Parla un musicista sapiente che nei testi delle sue canzoni semplicemente condivide la sua esperienza di uomo incarnato così, per questa volta. Consola dal dolore degli attaccamenti e da amori intesi male, come catena, avvinghiamento, possesso, urlo e dolore. Parla di amicizia, e dimostra che siamo capaci di una solitudine piena di sensibilità per gli altri, senza false promesse a nessuno. Le lagrime che ci scorrono sulle guance in quest’ora di purificazione dai nostri tormenti non sono di sofferenza per la rappresentazione del dolore umano: sono una liberazione, una consolazione.
Vediamo minuti dei video di Franco Battiato. Minuti dei concerti di Franco Battiato (anche qualche canzone dal memorabile live all’Arena di Verona con Antony lo scorso 2 settembre 2013, che è ora il nuovo disco di Battiato, Del suo veloce volo), minuti dei film di Franco Battiato, con Manlio Sgalambro e Alejandro Jodorowsky che raccontano la sublime felicità cosmica della ispirazione di Ludwig van Beethoven in un prato fiorito o in un taccuino d’artista. Minuti di Franco Battiato pittore che ritrae dolcissime donne e tenerissimi dervisci rotanti. Minuti di Franco Battiato giovane tamarro, giovane capellone elettronico, giovane ispirato nei deserti islamici, vecchio cantore seduto su un tappeto. Minuti di Battiato che condivide i suoi libri fondamentali: esoterismo greco, guru indiani.
Nessuna celebrazione. Autoironia. Pacata invettiva contro la miseria e la ignoranza degli uomini. Diffidenza verso le rivoluzioni politiche che portano sempre a dittature. Pacato sdegno. Sorridente distacco. E il mare di Sicilia, che apre e chiude Temporary Road, è quello delle nostre personali Odissee, che riprendono quando ci alziamo dopo i titoli i coda.



L’11 dicembre 2013 Temporary Road sarà proiettato per un solo giorno in molte sale cinematografiche italiane: scegli qui quella a te più vicina

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