Medimex 1 | Modugno ci salverà?

L'inaugurazione del Mediterranean Music Expo a Bari

Recensione
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«Non solo costruire un evento, ma un distretto produttivo della creatività, perché soltanto la bellezza ci salverà!». Si è chiuso nel segno della prosa vendoliana - equamente ripartita fra politica concretezza e lirici auspici - la serata di apertura del Medimex, la prima Fiera delle Musiche del Mediterraneo che occuperà, fino a domenica, gli ampi spazi della fiera del Levante di Bari.
Il dedicatario della serata, al Teatro Petruzzelli, è il “Meraviglioso” Domenico Modugno: una buona scelta, focalizzata su un personaggio ben noto anche ai professional internazionali e nello stesso tempo ben lontano dai cliché “tarantacentrici” con cui spesso la Puglia è associata (cliché da cui, ad un primo impatto, anche la Fiera sembra essere fortunatamente immune). Il suo stesso profilo di cantautore dialettale - in molti dialetti del sud, pugliese ma anche siciliano e napoletano: una vera “lingua della Magna Grecia”, la chiama con espressione felice Roy Paci - fa di Modugno una perfetta icona “mediterranea”.

La serata - organizzata in collaborazione con il Club Tenco - mette insieme artisti di primo piano, chiamati a reinterpretare due canzoni a testa del cantautore, perlopiù in formazioni minimali: ci sono Vinicio Capossela, Simone Cristicchi, Cristina Donà, Mauro Ermanno Giovanardi, Pino Marino, Nada con Fausto Mesolella, Roy Paci, Radiodervish, Peppe Servillo, Daniele Silvestri, Sud Sound System, Paola Turci e Peppe Voltarelli. Il ritmo non risente più di tanto del lunghissimo cartellone; non tutte le versioni sono ovviamente riuscitissime, ma la lunga scaletta regala qualche emozione limpida. Fra i promossi a pieni voti: Pino Marino, che si inventa una “Ciao Ciao Bambina” duettando con un mangianastri (genialata da tempo di crisi); l’energico Peppe Voltarelli con “Tambureddu”, e “La cicoria” in coppia con Paola Turci; la stessa Paola Turci che regala un’emozionante e tirata “La lontananza”; Cristina Donà, raffinata e minimale con “Meraviglioso” e “Ora che sale il giorno”; Nada con “Come hai fatto” e “Notte chiara”. Chiude Vinicio Capossela con una surreale “Musetto” con i cori delle Sorelle Marinetti, in cui il “musetto pulito” della donna amata diventa ironico invito alla sobrietà politica e sociale. Modugno ci salverà?


["il giornale della musica" sarà al Medimex fino a domenica 27, allo stand 83]

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