Una questione di stile

Nuovo disco per Mauro Ermanno Giovanardi, fra Ferré e Morricone

Articolo
pop

Mauro Ermanno Giovanardi
Il mio stile
Fuorivia (distribuzione Egea)

È soltanto una questione di stile? ("che disgrazia le questioni di stile", cantava Ivano Fossati). No - non solo, almeno: Mauro Ermanno Giovanardi ha sì un suo stile (come nel titolo di questo nuovo album, che riprende il celebre brano di Leo Ferré, unica cover inclusa), ma sembra avere ormai anche un suo genere: a lato della canzone d'autore, fuggendone - sì, con stile - molti cliché. Sarà, forse, che è un grande interprete di canzoni altrui dai tempi dei La Crus (e qui a rifare Ferré non si smentisce). Sarà per il suono dei suoi ultimi lavori, che guarda alla grande canzone "pop" italiana e americana, con gusto vintage più che alla canzone d'autore.

In un'intervista in occasione del suo precedente disco da solista, datato 2011 (Ho sognato troppo l'altra notte?) ci aveva parlato della sua passione per «Mina epoca Studio 1, Sanremo in bianco e nero con Endrigo, Gaber, Tenco, i gruppi beat, le orchestrazioni morriconiane, le chitarre western...». Idee simili tornano in questo nuovo lavoro, che riduce i contributi degli archi in cambio di un quartetto vocale (sempre deliziosamente vintage), e punta decisamente sulla sezione fiati. Il piccolo miracolo della produzione è far stare in equilibrio il tutto senza che suoni mai stucchevole. Merito dei produttori (Leziero Rescigno e Roberto Vernetti) e dello stesso Giovanardi, che ha ormai controllo totale su ogni minima sfumatura della sua voce. Non ci si inventa, naturalmente, niente. Ma canzoni ben scritte (su tutte, "Sono come mi vedi" e "Nel centro di Milano") e arrangiamenti ben orchestrati sono la buona, vecchia formula per fare un ottimo disco.

Il mio stile esce in cd, vinile e special edition con, in dvd, un film di Dimitris Statiris, prodotto da Magazine Culturale CULT TV della RadioTelevisione svizzera (RSI).

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