Puccini… chi era costui?

Date sbagliate, lapidi, statue: gli strani ricordi di Giacomo Puccini a Bruxelles

Articolo
classica

Su Giacomo Puccini, inteso come soggetto biografico e artistico, tanto è stato detto, scritto e scarnificato, che sul musicista lucchese sembrerebbe non esistesse più alcuna ombra. Eppure non è raro sentir ancora diffondersi una diceria – ovviamente dai più superficiali – circa la sua nascita a Torre del Lago: luoghi comuni ancor oggi circolanti, maggiormente in lucchesia.

Se, da un lato “fa da ridere la lor credulità”, dall’altro ci si chiede se simili inesattezze siano frutto solo di candida leggerezza da parte di alcuni, oppure certe fuorvianze siano alimentate da informazioni errate. Più preoccupante è quando questa disinformazione provenga da una matrice che dovrebbe avere tutt’altro compito, ovvero quello dell’assoluta esattezza dei dati diffusi.

Un chiaro esempio di inesattezza è possibile constatarlo a Bruxelles. Puccini morì nella capitale belga il 29 novembre 1924, dopo il ricovero e l’intervento chirurgico all’Institute de La Couronne. Della clinica, oggi, rimangono solo le pareti esterne, poiché i locali un tempo destinati a corsie ospedaliere sono stati trasformati in appartamenti. A ricordare la permanenza e la morte di Puccini a La Couronne c'è una lapide in bronzo – consunta dal tempo – posta sull’architrave di un portone laterale.

Non è dato sapere la data di applicazione della lapide, né se sia stata modificata o spostata durante i lavori di ristrutturazione e trasformazione dell’edificio; si presume essa sia stata commissionata e curata dalle autorità belghe poco dopo la morte di Puccini, poiché le scritte sono in francese e non in italiano. L’errore grossolano sta invece nel giorno della di nascita di Puccini: il 23 dicembre, anziché il 22. Possibile nessuno, durante tutto il tempo trascorso, si sia mai accorto dell’errore?

Eppure nel maggio scorso, un articolo apparso su un quotidiano locale, riportava l’interesse da parte di consiglieri diplomatici al restauro della lapide o, addirittura, coniarne una ex novo. Nonostante le attenzioni rivolte al manufatto in bronzo (scritte, eccetera), nell’articolo citato non si fa menzione alcuna dell’errore sulla data di nascita.

Un altro modo bizzarro di ricordare Puccini in vita si nota nella chiesa di St. Marie, sempre a Bruxelles, dove si svolsero i funerali del maestro. All’ingresso della chiesa vi è un angolo ornamentale, una sorta di altarino sul quale è riprodotta una statuetta dell’autore di Bohème in veste di direttore d’orchestra. Dalle notizie in nostro possesso e dalle fonti dirette e indirette, non risulta che Puccini abbia mai presa la bacchetta in mano né sia mai salito su un podio con velleità direttoriali.

Ci chiediamo il perché di tanta approssimazione: un perché, probabilmente, destinato a rimanere senza risposta. Altro che risolvere i tre enigmi principeschi.

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Articolo in collaborazione con Fondazione Ferruccio Busoni Gustav Mahler