Il 40° anniversario del festival Styriarte di Graz coincide con i 400 anni del Castello di Eggenberg, e per sottolineare questa congiuntura nel Salone del Planetario è stata messa in scena la breve opera Gli incantesimi disciolti di Antonio Draghi eseguita dall’ensemble Ārt House 17 diretto da Michael Hell. L’opera su libretto di Nicolò Miniato venne composta nel 1673 in occasione delle celebrazioni delle nozze tra Leopoldo I e Claudia Felicita del Tirolo, e contiene anche alcune musiche dell’imperatore.
Lo spettacolo è stato il frutto della ricostruzione fatta da Hell della parti intermedie mancanti nella partitura originale, e dell’adattamento in tedesco del libretto originale in lingua italiana, curato da Thomas Höft a partire dalla traduzione tedesca presente nel libretto originale per aiutare gli spettatori a comprendere lo svolgimento della vicenda pieni di elementi allegorici. Per compensare la mancanza dei balli dei quali l’opera era una introduzione, e rappresentare parte dei personaggi attraverso fantocci, Mareike Franz ha creato delle coreografie originali contribuendo alla realizzazione di questa ricostruzione.
Per arricchire lo spettacolo e compensare anche la breve durata de Gli incantesimi disciolti, in questo adattamento dell’opera originale Hell ha inserito anche musiche strumentali di altri autori, come Bertali, Biber, Rittler, Schmelzer e Valentini. Tutto questo è raccontato nelle interviste contenute nel podcast, dove viene anche sottolineato che le vicende e i personaggi simbolici e allegorici del libretto riflettono gli intrighi della corte e le trame sia favorevoli che ostili verso le seconde nozze dell’imperatore che hanno ispirato la creazione di questa piccola opera.