Maggio del jazz (e dintorni)

Con la bella stagione, ripartono i festival: il meglio del mese

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Chissà se i tanti, sperabilmente, visitatori attesi in Italia per il primo mese di Expo troveranno anche il tempo per un po' di musica dal vivo. Potrebbe valerne la pena, dal momento che il mese di maggio si sta connotando, da qualche anno, come uno dei più interessanti nell'ambito festivaliero jazz e dintorni, tanto da mettere anche, in qualche caso, l'appassionato nella scomoda posizione di dover operare delle vere e proprie scelte, magari dolorose.
Ecco quindi una breve guida per orientarsi tra gli appuntamenti più interessanti!

Apre le danze Ravenna Jazz (dal 2 all'11 maggio), che presenta una nutrita sfilata di voci, da Dee Dee Bridgewater a Dianne Reeves, passando per Gregory Porter, Sarah Jane Morris o Mina Agossi.
Spazio anche al latin jazz di Arturo Sandoval e al sassofonista Francesco Bearzatti con martux_m, nonché al bel progetto su Robert Wyatt della trombonista Annie Whitehead, con Cristina Donà.



Tra i primi festival ad avere storicamente "occupato" l'interessante collocazione di maggio nel calendario è Vicenza Jazz (dall'8 al 16 maggio), giunto ormai alla sua ventesima edizione. Quello vicentino è rimasto, se si eccettua Umbria Jazz, praticamente l'unico festival in Italia a dispiegarsi lungo l'arco di una settimana, formula che ragioni sia economiche che strategiche hanno resa ormai poco gettonata. Il cartellone, allestito come al solito da Riccardo Brazzale, non può che tenere conto di questa struttura: abbandonato lo sguardo tematico del passato, allinea artisti e linguaggi di natura molto differente, accontentando un po' tutti i palati a seconda della giornata. Ecco quindi Jan Garbarek e Paolo Fresu, Gregory Porter e i Soft Machine Legacy con Keith Tippett, Maria Schneider con Fabrizio Bosso, l'afrobeat di Tony Allen e molto altro. La nostra segnalazione va certamente per il quartetto di Anthony Braxton, ma anche per alcuni concerti "minori", ma che musicalmente ci sembrano tra i più stimolanti, come il trio Side A di Ken Vandermark, il nuovo quartetto di Jim Black, gli Overseas di Eivind Opsvik.



A Milano c'è la tredicesima edizione dell'Ah-Um Jazz Festival (dal 9 al 24 maggio) che vedrà tra gli altri protagonisti Tiziana Ghiglioni, l'Extemporary Vision Ensemble guidato da Francesco Chiapperini, Roberto Cecchetto, Rosario Di Rosa, ma soprattutto che sarà caratterizzato dalla prima edizione del Maletto Prize, concorso dedicato a giovani musicisti emergenti.

Non propriamente un festival di jazz, ma certamente uno degli appuntamenti più consolidati e originali per la musica di ricerca in Italia, la rassegna bolognese Angelica (dal 2 al 31 maggio). Impossibile riassumere tutti gli appuntamenti, ma segnaliamo certamente la presenza in cartellone di Christian Marclay, John Oswald, Elliott Sharp, Alessandra Novaga, Arnold Dreyblatt, un omaggio a Stockhausen, Eyvind Kang, Kim Myhr, l'Ensemble L'Arsenale, l'Orchestra Angelika e molto altro. Avventuroso e da non perdere!

Maggio offre anche le ultime due date della bella stagione di Ostinati, organizzato dal Centro d'Arte dell'Università di Padova, con il recital solista del pianista Anthony Coleman il 7 maggio e il magico incontro tra il trio inglese Decoy e il sassofonista e trombettista Joe McPhee venerdì 15 maggio.

Tra gli appuntamenti che in questi ultimi anni si sono distinti per la maggior vitalità e per la capacità di coinvolgere nuovi pubblici, oltre che per la qualità della programmazione, c'è poi Young Jazz Foligno (dal 20 al 24 maggio), festival che guarda con attenzione alle nuove generazioni di musicisti e spettatori. Il programma offre cose che non si ascoltano spesso negli altri festival, come la pianista Kaja Draksler o Teho Teardo, ma anche Franco D'Andrea "elettrico", l'Orchestrino, gli XY Quartet, Gabriele Coen, Beppe Scardino e molto altro, coinvolgendo luoghi e situazioni molto varie, ma sempre ad alto tasso di umanità e emozione.

Condivide con Foligno una forte attitudine a coinvolgere il territorio e i luoghi, nonché un certo coraggio curatoriale che in ambito italiano è merce rara, anche Novara Jazz (dal 20 maggio al 14 giugno), la cui attività si è distinta anche durante la stagione invernale per la qualità dei concerti. La nuova edizione si frammenta tra diversi weekend e diversi luoghi della provincia, a partire dalla residenza dell'ICP Orchestra, che si esibirà in diverse formazioni e poi al gran completo al Parco Gotico di Ameno. Da non perdere anche la mostra fotografica di Francesca Patella, che da anni segue il lavoro del collettivo olandese. Ancora Olanda poi, con i concerti di Bo van de Graaf (che presenterà anche un concerto per clacson di automobili!) e Michiel Braam e dei Tin Men & The Telephone, Peter Brötzmann con gli XOL, il jazz italiano più intenso con Dimitri Grechi Espinoza, Paolo Botti, Roberto Ottaviano, Gianni Gebbia, la Hackney Colliery Band, serate con dj e molto altro.

Chiude il mese il Torino Jazz Festival (dal 28 maggio al 2 giugno, torinojazzfestival.it), che si è spostato avanti di un mese per non accavallarsi con l'inaugurazione di Expo e sperando in condizioni meteo meno rischiose che in passato. Centro della ricca kermesse allestita da Stefano Zenni sarà Piazza San Carlo, con Hugh Masekela, Omar Sosa e la incredibile Shibusashirazu Orchestra tra gli altri, ma nel cartellone si segnalano anche la presenza di Steve Lehman, David Murray, Danilo Rea, James Newton, Ron Carter e soprattutto di Anthony Braxton, che aprirà il festival con l'evento Sonic Genome, che coinvolgerà una settantina di musicisti per otto ore negli spazi del rinnovato Museo Egizio.



Non mancherà il consueto Spazio Fringe curato da Furio Di Castri, che ospiterà in residenza tra gli altri il pianista Bojan Z e il sassofonista Andy Sheppard e tante altre cose per un pienone di jazz.

In attesa dell'estate festivaliera, ce n'è davvero per tutti! Buona musica!

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