L'eredità di Peter Maag

A Verona riparte "La Bottega" ideata dal maestro svizzero

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L'eredità di Peter Maag rifiorisce a Verona, dove a tre anni di distanza dalla creazione di un Fondo - nato per volontà del maestro Nicola Guerini congiunta con la donazione di Marica Franchi Maag - è ripartita la fortunata esperienza de "La Bottega" (Bottega), quel laboratorio di formazione che ventisei anni or sono venne creato dal direttore svizzero, scomparso nel 2001. «Mio marito aveva già capito nel 1989, con l'inaugurazione de "La Bottega" al Teatro di Treviso, l'importanza della formazione globale di un giovane artista» ha dichiarato la signora Maag. «Penso che, oggi come allora, questo debba rimanere un valore fondamentale e imprescindibile ed auspico che la rinascita di questo progetto diventi l'anello di congiunzione tra formazione e professione, ma soprattutto rinforzi da un lato la coscienza per la dedizione contro le false improvvisazioni e dall'altro il sentimento di appartenenza a un patrimonio culturale che ha visto da sempre l'Italia messaggera di arte e di eccellenza nel mondo».

Le discipline oggetto del laboratorio comprendono quelle professionalità che concorrono all'allestimento di un'opera lirica, dalle figure musicali del direttore d'orchestra, dei maestri collaboratori e dei cantanti a quelle di scenografi e costumisti - formazione quest'ultima affidata alla Fondazione Accademia di Belle Arti di Verona. Le masterclass verranno tenute da professionisti quali Donato Renzetti, Richard Barker, Mariella Devia e Alfonso Antoniozzi. Sono programmati inoltre incontri con musicologi e storici del teatro musicale. L'Opera al centro delle lezioni è di Mozart, esattamente il repertorio con cui Maag debuttò e si creò una fama internazionale. L'intero progetto è stato affidato a Nicola Guerini, direttore d'orchestra veronese, presidente e direttore artistico del Fondo Peter Maag.
«Questo incarico mi ha investito di una grande responsabilità - spiega Guerini - che affronto con estremo entusiasmo vista l'importanza dell'eredità che il maestro Maag ha lasciato al mondo musicale per quanto riguarda la formazione e la valorizzazione dei giovani talenti.
 Ho voluto che proprio Verona, icona della lirica mondiale, diventasse portavoce del pensiero e dello spirito di Peter Maag, creando un sodalizio permanente tra il patrimonio di uno dei più grandi direttori d'orchestra del secondo Novecento e la città scaligera, che lo ha conosciuto e amato artisticamente. Per la rinascita de "La Bottega" ci voleva una grande figura artistica - prosegue Guerini - in grado di riprendere il ruolo del maestro Maag. La mia scelta è ricaduta immediatamente su un nome prestigioso come quello del direttore d'orchestra Donato Renzetti, con il quale mi sono diplomato all'Accademia Musicale Pescarese. Ho inoltre intrapreso il dialogo con la Città di Pesaro, che sensibilmente ha appoggiato il progetto e accoglierà le attività musicali del Laboratorio nel Teatro Rossini e nel Teatro Sperimentale».

"La Bottega Peter Maag" si divide in due fasi: la prima è "La Bottega Opera On-Stage", cominciata a gennaio di quest'anno e dedicata alla formazione e specializzazione, mentre la seconda è "La Bottega Performance", che si svolgerà ad agosto e settembre ed è incentrata sulla realizzazione artistica. «Per quanto riguarda "La Bottega Opera On-Stage" sono previsti cinque stage sino a giugno: i primi due dedicati ai direttori d'orchestra; il terzo ai maestri collaboratori e ai cantanti; il quarto e il quinto a tutte le figure del teatro musicale. Gli allievi effettivi - sottolinea Guerini - avranno la possibilità di frequentare ogni attività del Laboratorio. I migliori partecipanti saranno selezionati per accedere a "La Bottega Performance" che si concluderà con la premiere dell'opera Le Nozze di Figaro. Oggi spesso il panorama formativo presenta una preparazione settoriale del giovane artista, la richiesta di un tempo sempre più ridotto al debutto e uno scollamento tragico con il mondo della professione. "La Bottega Peter Maag" riprende un modus operandi che non scopre solo i talenti, ma ne accresce le potenzialità accompagnandoli "sul campo" attraverso quelle tappe che vanno dalla formazione al debutto. Il vivere a contatto con il Maestro de "La Bottega" e con tutti i mestieri del teatro musicale permette di acquisire un'esperienza globale che diversamente oggi è impossibile conquistare».

Tra i docenti coinvolti nel progetto de "La Bottega" c'è molto entusiasmo, come spiegano il direttore d'orchestra Renzetti e il pianista e vocal coach londinese Barker.
«Ho accettato con molto entusiasmo l'invito a partecipare a un progetto che ho trovato subito di grande spessore - spiega Donato Renzetti - sia per quanto riguarda le collaborazioni, sia per le importanti finalità. La prima volta che vidi il Maestro Maag suonavo ancora nell'Orchestra del Teatro alla Scala e lui fu invitato per la Manon di Massenet. Mi affascinò subito la sua umanità, ma soprattutto mi colpì la sua fantasia nella concertazione. Il mio rapporto con lui non s'instaurò in quell'occasione ma successivamente, quando il maestro Maag dirigeva "La Bottega" ed io ero consulente artistico del Teatro Comunale di Treviso e Direttore Principale della Filarmonica Veneta.
L'insegnamento più importante del Maestro Maag è stato lo studio scrupoloso della partitura, non solo attraverso l'approfondimento biografico dell'autore ma anche attraverso l'analisi del periodo storico e culturale, elementi che forniscono una chiave di lettura più completa sulla genesi della composizione in oggetto. La mia opinione è esattamente la stessa: non si può studiare un brano senza conoscere tutti gli aspetti che convergono nella pagina musicale: dal segno grafico all'esecuzione». Assieme a Renzetti, anche Barker crede nel valore aggiunto di questo progetto, che seguirà in tutte le sue fasi, dalla lettura musicale e vocale individuale del ruolo, alla prassi esecutiva e alle prove musicali dei ruoli insieme, in qualità di pianista e vocal coach per i maestri collaboratori e cantanti. Barker lavorò con Peter Maag nei primi anni Novanta sulla produzione de "Il Turco in Italia" con i vincitori del concorso Toti dal Monte di Treviso.
«Ciò che distingue "La Bottega" dalle altre realtà didattiche del territorio italiano - spiega Richard Barker - è il suo occuparsi di tutte le professioni e i mestieri del Teatro, necessari per la realizzazione artistica di una produzione portata a termine con le sole maestranze del Laboratorio stesso. Quest'iniziativa garantisce una formazione pratica completa, con un'esperienza difficilmente riscontrabile altrove».

Ma veniamo agli stage iniziati al Teatro Sperimentale di Pesaro grazie alla collaborazione con l'Orchestra Filarmonica Gioachino Rossini, chiedendo ancora al maestro Guerini quale sia stato l'interesse che la Bottega ha suscitato nel mondo musicale.
«Il bando per la selezione dei partecipanti ha avuto un'ottima risonanza e ha richiamato artisti da tutto il mondo, suscitando l'interesse da parte di istituti di alta cultura e delle fondazioni liriche. La soddisfazione per tutto questo è apprendere come, dopo un lungo periodo di silenzio, la formazione che nasce nel laboratorio pensato da Peter Maag sia accolto con tale entusiasmo per il suo concreto contributo formativo e artistico. Voglio manifestare la mia gioia per vedere coinvolte le Accademie di Belle Arti per le arti figurative, e Atenei importanti per gli approfondimenti letterari musicologici del teatro musicale, sviluppando il più possibile il raggio di interesse per i partecipanti e per tutti i fruitori del laboratorio. I partecipanti al progetto - spiega ancora Guerini - provengono da tutta Italia e dall'Europa e hanno un'età tra i 18 e i 35 anni. Durante il primo e secondo stage il maestro Renzetti ha incontrato i 13 direttori selezionati, lavorando individualmente sotto il profilo tecnico e interpretativo della partitura mozartiana. Ogni stage prevede due giorni di teoria e analisi e tre giorni con l'orchestra. Posso affermare che vi è molto entusiasmo tra partecipanti, anche grazie allo spirito di "bottega" creato dal maestro Renzetti. Durante il secondo stage abbiamo avuto ospite il maestro Alberto Zedda che ha salutato i presenti e ascoltato le prove con l'orchestra. Nel mese di aprile il terzo stage prevede l'incontro del maestro Richard Barker con i cantanti e i maestri collaboratori selezionati. Dopo questo appuntamento i cantanti e maestri collaboratori accederanno a due appuntamenti importanti con due artisti ospiti di fama internazionale: il baritono Alfonso Antoniozzi e il soprano Mariella Devia. Durante lo stage previsto per il mese di maggio, congiunto al master di Alfonso Antoniozzi, vi sarà il contributo analitico di Enrico Girardi. Altro importante artista ospite coinvolto nelle attività de La Bottega sarà il regista Leo Muscato che guiderà il corso di recitazione per cantanti "...Verso Mozart"».

Il debutto de Le Nozze di Figaro, l'opera scelta per questa prima edizione de "La Bottega Peter Maag", è stato fissato per il prossimo 5 settembre presso il Teatro Rossini di Pesaro e una seconda si svolgerà il 2 ottobre al Teatro di Tradizione "G.B Pergolesi" di Jesi.

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