Per il terzo anno consecutivo la rassegna "Ferrara Musica Xtra" si prepara a offrire al pubblico un ciclo di tre concerti di musica da camera, dislocati in prestigiose sedi del patrimonio culturale ferrarese. L'iniziativa, frutto della collaborazione tra Ferrara Musica, i Musei civici d’arte antica, le Gallerie Estensi e il Laboratorio Aperto Ferrara (ex Teatro "Verdi"), si propone di valorizzare il connubio tra espressione musicale e contesti storico-artistici di rilievo.
Francesco Micheli, Presidente dell’Associazione Ferrara Musica, ha evidenziato come «questi tre concerti incarnano la volontà di regalare al nostro pubblico programmi musicali raramente ascoltati nelle stagioni concertistiche italiane, in contesti artistici e spaziali che rendono Ferrara conosciuta in tutto il mondo».
L'apertura della rassegna è fissata per mercoledì 21 maggio (ore 20.30) nel Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia, con l'esibizione del violinista olandese-americano Stephen Waarts. L'artista di caratura internazionale interpreterà un programma incentrato su due composizioni fondamentali per violino solo: la Sonata di Béla Bartók (1944), commissione di Yehudi Menuhin con riferimenti alle opere bachiane, e la Partita n. 2 in re minore BWV 1004 di Johann Sebastian Bach, che comprende la celebre Ciaccona.

Il secondo appuntamento si terrà venerdì 30 maggio (ore 20.30) nel salone della Pinacoteca Nazionale di Palazzo dei Diamanti, con protagonista il Protean Quartet. Il quartetto spagnolo proporrà un programma originale, incentrato sull'interazione dialettica tra individualismo e collettivismo, silenzio e suono, esplorandone le implicazioni musicali ed esistenziali. La selezione musicale comprenderà brani ininterrotti che spaziano dal periodo altomedievale fino a compositori contemporanei quali Arvo Pärt e Philip Glass.
La conclusione della rassegna è prevista per mercoledì 4 giugno (ore 20.30) presso l'ex Teatro "Verdi". In questo spazio, caratterizzato da una riqualificazione in chiave moderna, si esibiranno il pianista italiano Gabriele Carcano e il basso-baritono tedesco Hanno Müller-Brachmann. Il duo presenterà Schwanengesang (Canto del cigno), l'ultimo ciclo liederistico di Franz Schubert.

Nicola Bruzzo, direttore artistico di Ferrara Musica Xtra, nella sua introduzione al programma annota come «Per il terzo anno consecutivo ho il piacere di poter ideare, curare e presentare a Ferrara una piccola rassegna musicale, molto particolare, che peraltro coincide con quel periodo così caro a tutti, in cui vediamo e sentiamo la primavera diventare estate: una sorta di congedo dalla stagione musicale principale. Forse complice il magico numero tre, sento finalmente, con questa edizione, di potermi soffermare a riflettere sul significato più profondo di direzione artistica nel contesto di una programmazione concertistica».
Ricostruendo la genesi e lo sviluppo di questa originare rassegna, Bruzzo evidenzia come «nel 2023, con la prima edizione Ferrara Musica a Palazzo dei Diamanti, si presentano al pubblico italiano quattro concerti i cui protagonisti erano alcuni dei talenti più apprezzati a livello europeo. Questo, in un luogo identitario e artisticamente rilevante come il Palazzo dei Diamanti, sottolineando così lo storico respiro internazionale di Ferrara e di Ferrara Musica. L’anno successivo il luogo identitario si moltiplica: la rassegna “esce” dallo spazio unico, i concerti diventano una punteggiatura itinerante e Ferrara Musica diventa Xtra, con tutti i significati che la parola latina implicitamente comporta. In netto contrasto con la molteplicità dei luoghi fisici, decido di contrapporre la singolarità di un luogo dello spirito: la Vienna di Franz Schubert, spazio e tempo in cui lo stile tardo classico comincia a mostrare tutti i turbamenti e sofferenze tipici di un’estetica che sarà poi chiamata, spesso in maniera sbrigativa, romantica. Dopo queste esperienze ho cominciato a sentirmi sempre più affascinato da un’idea tanto semplice quanto difficilmente realizzabile, di raccontare cioè una storia attraverso questa rassegna, impostare un percorso narrativo e incantare il pubblico come solo la musica sa fare, senza parole (o quasi), eppure in maniera altrettanto incisiva ed efficace. Tre storie distinte che diventano un’unica narrazione. Questo il mio ambizioso obiettivo».

Un disegno e un’aspirazione che viene sviluppata e rinnovata anche attraverso i caratteri che connotano il programma per l’edizione 2025 di “Ferrara Musica Xtra”. Un impaginato che lo stesso direttore artistico delinea a partire dal primo appuntamento: «il concerto inaugurale vede Stephen Waarts ridar vita a due monumenti della letteratura per violino solo: la seconda Partita di Johann Sebastian Bach e la Sonata di Bela Bartok. Questo programma sviluppa il concetto di opposti che coesistono. Tutto ciò nel Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia, sintesi irripetibile della cultura artistica, scientifica ed esoterica rinascimentale, come ha magnificamente descritto Aby Warburg nei propri studi. Nel ciclo di affreschi si sovrappongono infatti più narrazioni, intersecando così sacro e profano, oriente e occidente, realtà e fantasia. In maniera analoga, anche in questo programma risuonano per simpatia gli opposti che tanto bene coesistono: sacro e profano, peso e leggerezza, ma i due compositori operano agendo in moto contrario uno rispetto all’altro».
Per il secondo concerto la cornice è rappresentata dal Salone d’onore di Palazzo dei Diamanti, sede della Pinacoteca Nazionale, nel quale, sempre secondo le parole di Bruzzo, «l’ispanico Protean Quartet, crea questo programma esplorando l’interazione di concetti antagonisti, come individuo/collettivo e suono/silenzio, presentando brani in soluzione continua e inserendo gradualmente gli individui partendo dal violino solo e dal duo, per raggiungere infine la formazione del quartetto. Giocando negli spazi del Salone, i musicisti porteranno l'ascoltatore dall’alto medioevo, con i canti visionari di Hildegard von Bingen, fino alla seconda metà del ‘900 con suggestivi esempi amati dal grande pubblico di Arvo Pärt e Philip Glass, passando da Josquin des Prez, Purcell e dalla Kunst der Fuge di Bach».
Ultima tappa del percorso è accolta all’exTeatro Verdi, per un concerto che vede protagonisti la voce di Müller-Brachmann e il pianoforte di Gabriele Carcano impegnati nel ciclo liederistico Schwanengesang di Franz Schubert, come sostiene ancora il direttore artistico esempio di «repertorio ingiustamente poco eseguito in Italia, patria dell’opera e paese purtroppo annoiato dall’intimità di un linguaggio musicale che non coinvolga il teatro. Composto nel 1828, anno in cui Schubert si congeda dal mondo, piuttosto che un “ciclo” questo Canto del cigno sembrerebbe essere una raccolta eterogenea di Lieder, la cui morbida tristezza, così chiaramente in contrasto coi duri spazi di cemento e metallo dell’ex Teatro Verdi, è indiscussa protagonista e lascia poco spazio al suo opposto: la felicità in Schubert è spesso solo un’idea sfuggente. Non è altro che la temporanea gioia vissuta come spettatore: un giovane malato che si accontenta di osservare dalla finestra la vita degli altri e la loro felicità».
I biglietti per la rassegna “Ferrara Musica Xtra” sono acquistabili alla biglietteria del Teatro Comunale e online sul sito www.ferraramusica.it